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Atti dell'Assemblea Costituente

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ELE000000111
14-03-47 [P06]
DISPOSIZIONI GENERALI
DISCUSSIONE GENERALE 416
TERRACINI
JACINI
ONOREVOLI COLLEGHI, L' ARDENTE QUESTIONE IMPLICITA NELL' ARTICOLO 5 PR DEL NOSTRO PROGETTO DI COSTITUZIONE, HA TROVATO ALIMENTO IN UNA DISCUSSIONE VIVACE, SOTTO I PIU' DIVERSI ASPETTI: GIURIDICO, POLITICO , TATTICO, SENTIMENTALE; E, SE ME LO CONSENTE L' AMICO E COMPAGNO D' ESILIO ONOREVOLE MARCHESI, ANCHE SOTTO L' ASPETTO DELLA PIU' SACRA ED EDIFICANTE ELOQUENZA QUARESIMALE. IO MI PROPONGO DI PORTARE UNA PIETRUZZA A QUESTO EDIFICIO CHE DEVE POI ESSERE, IN FONDO, L' EDIFICIO DELLA PACE RELIGIOSA D' ITALIA, DA UN PUNTO DI VISTA QUASI ESCLUSIVAMENTE STORICO; POICHE' I VENTI ANNI CHE IL REGIME FASCISTA, ESPELLENDOMI DA QUEST' AULA, MI HA CONCESSO DI DEDICARE AGLI STUDI, LI HO CONSACRATI POSSO DIRE ESCLUSIVAMENTE A QUESTO PROBLEMA DEI RAPPORTI FRA CHIESA E STATO NEL NOSTRO RISORGIMENTO; PUR SONO IN GRADO DI RECARE UN MODESTISSIMO CONTRIBUTO AL RIGUARDO, NE' CREDO POTER ESSERE SOSPETTATO DI INTOLLERANZA CLERICALE O DI REAZIONARISMO, SE PENSO CHE IL MIO NOME RIECHEGGIA UNA TRADIZIONE CATTOLICO-LIBERALE CONGIUNTA AD UNA DELLE PIU' LIBERALI SOLUZIONI PROPOSTE ALLA QUESTIONE ROMANA, E SE PENSO CHE I MIEI, DIRO' COSI' , DEBUTTI NEGLI STUDI RELIGIOSI FURONO FATTI IN QUEL CENACOLO DAL RINNOVAMENTO MILANESE, CHE NON PASSAVA CERTAMENTE PER UNA TORRE DELL' ORTODOSSIA ECCLESIASTICA DI QUEI TEMPI. E NON RITENGO NEPPURE CHE I NOSTRI FRATELLI SEPARATI, DELLE ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE, VORRANNO VEDERE NELLA MIA PAROLA ALCUNO SPUNTO DI INTOLLERANZA, SE RICORDERANNO AVER IO DEDICATO UNA PARTE DEI MIEI STUDI PROPRIO ALLA BIOGRAFIA DI UN LORO FRATELLO, IL RIFORMATORE TOSCANO DELL' 800, PIERO GUICCIARDINI; CON UN LAVORO CHE HA AVUTO QUESTA SINGOLARE FORTUNA, DI ESSERE ELOGIATO CONTEMPORANEAMENTE DALL' OSSERVATORE ROMANO E DALLA RIVISTA VALDESE. IL CHE DIMOSTRA, SE NON ALTRO, LO SPIRITO DI OGGETTIVITA' AL QUALE HO CERCATO DI ATTENERMI. QUESTI PRECEDENTI MIEI, SE DA UNA PARTE MI PERMETTONO DI CREDERE CHE LE MIE PAROLE SARANNO ASCOLTATE CON BENEVOLENZA, DALL' ALTRA MI FANNO PERO' TEMERE DI NON ESSERE IL PIU' SICURO INTERPRETE DELLA DECISA E DISCIPLINATA CORRENTE DEL MIO GRUPPO; ONDE, A BUONI CONTI, DICHIARO DI PARLARE A TITOLO PERSONALE, PER QUALSIASI DATO CHE IO POTESSI CITARE OD ARGOMENTO CHE POTESSI SVOLGERE. MI SEMBRA CHE NON SIASI INCISA SUFFICIENTEMENTE LA DISTINZIONE FRA I QUATTRO ASPETTI DELLA QUESTIONE RELIGIOSA, DEI RAPPORTI FRA CHIESA E STATO, QUALI RISULTANO DAL NOSTRO ARTICOLO 5 PR, E QUALI SONO REGOLATI DAGLI STESSI PATTI LATERANENSI. SI E' PARLATO QUI DA ALCUNI- PER ESEMPIO DALL' ONOREVOLE CRISPO, IL QUALE HA ALLUSO ALLA LEGISLAZIONE MATRIMONIALE RIFERENDOSI AI TRIBUNALI DELLO STATO VATICANO- COME SE TALI RAPPORTI FRA CHIESA E STATO IN ITALIA FOSSERO REGOLATI DAL TRATTATO DEL LATERANO. IL CHE NON E' : IL TRATTATO DEL LATERANO E' UN TRATTATO DIPLOMATICO CHE SI INFORMA DIRETTAMENTE AL DIRITTO INTERNAZIONALE E SI RIFERISCE ALLE RELAZIONI FRA LO STATO ITALIANO E LA SANTA SEDE. VI E' POI IL CONCORDATO, CHE RIGUARDA I RAPPORTI FRA STATO E CHIESA IN ITALIA, RAPPORTI DI CARATTERE PUBBLICO ESTERNO, MA NON DI CARATTERE INTERNAZIONALE. IN TERZO LUOGO DEVE CONSIDERARSI LA POSIZIONE DEI CULTI ACATTOLICI, CHE SONO REGOLATI DA UNA LEGGE INTERNA DELLO STATO ITALIANO. E VI SONO INFINE I BISOGNI, I DESIDERI, LE ASPIRAZIONI, LE TENDENZE, I DIRITTI DEI CITTADINI ITALIANI, IN QUANTO CATTOLICI, I QUALI COSTITUISCONO MATERIA DI LEGISLAZIONE INTERNA, IN CUI LA SANTA SEDE NON INTERVIENE, SE NON COME SPETTATRICE BENEVOLA, NON CERTO COME PARTE IN CAUSA. QUANDO NOI DOMANDIAMO LA DIFESA DELLA FAMIGLIA O DEL VINCOLO MATRIMONIALE O LA LIBERTA' DELLA SCUOLA, NON LO FACCIAMO IN OMAGGIO AD ALCUNA POTENZA STRANIERA, E NEPPURE AL ALCUNA POTENZA ITALIANA, LO FACCIAMO IN OMAGGIO ALLA NOSTRA COSCIENZA DI LIBERI CITTADINI ITALIANI. MI SEMBRA CHE QUESTO QUATTRO ASPETTI DEBBANO ESSERE TENUTI MOLTO DISTINTI E CHE OCCORRA ESANIMARLI PARTICOLARMENTE , ANCHE SOTTO IL PUNTO DI VISTA STORICO. ANZITUTTO IL TRATTATO: IL TRATTATO LATERANENSE DELL' 11 FEBBRAIO 1929 ELIMINA IL FAMOSO DISSIDIO, INIZIATOSI MOLTO PRIMA DEL 20 SETTEMBRE 1870; SANCISCE DEFINITIVAMENTE L' UNITA' D' ITALIA, PONE FINE ALLA QUESTIONE ROMANA. L' ITALIA, NEL SUO MILLENARIO PROCESSO DI UNIFICAZIONE, SI ERA SEMPRE TROVATA DAVANTI A QUESTO OSTACOLO, DI UNO STATO, SITUATO AL CENTRO DELLA PENISOLA E DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI, PERCHE' APPANNAGGIO TEMPORALE DI UNA POTENZA SPIRITUALE, BASE NAZIONALE DI UN POTERE INTERNAZIONALE, IL QUALE POTERE, A SUA VOLTA, AVEVA PER ALTRI ASPETTI , INFLUENZA SU TUTTO IL RESTO DELLA PENISOLA. QUESTO FATTO ( E' INUTILE CHE LO STIAMO A DISCUTERE) LA POLEMICA ANTICLERICALE LAICISTA CE LO HA DIPINTO SEMPRE COME UNA TREMENDA DISGRAZIA PER IL NOSTRO PAESE. NOI CATTOLICI PENSIAMO INVECE CHE FOSSE UN GRANDE PRIVILEGIO ED ONORE QUELLO DI AVERE, IN CASA NOSTRA, LA SEDE DEL PIU' ALTO POTERE DEL MONDO. NOI ABBIAMO SEMPRE PENSATO CHE, DOPO L' IMPERO ROMANO, L' ITALIA E' STATA GRANDE APPUNTO GRAZIA ALLA IRRADIAZIONE DI QUESTO POTERE. MA, COMUNQUE LO SI VOLESSE DISCUTERE E GIUDICARE, IL FATTO ESISTEVA E RAPPRESENTAVA UN OSTACOLO ALLA COMPIUTA UNITA' TERRITORIALE DEL PAESE; E' QUESTA UNA CIRCOSTANZA INNEGABILE CHE ERA GIUOCOFORZA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE E CERCARE DI RISOLVERE. IL TRATTATO LATERANENSE HA RISOLTO IL PROBLEMA CON UN ATTO BILATERALE, MENTRE TUTTI SIAMO D' ACCORDO- LA STORIA L' HA DIMOSTRATO- CHE NON POTEVA ESSERLO CON UN ATTO UNILATERALE, PER QUANTO SAPIENTEMENTE REDATTO, COME LA LEGGE DELLE GUARENTIGIE. LO HA RISOLTO CON UN ATTO BILATERALE, IN UN MOMENTO STORICO PARTICOLARE. QUESTO ATTO RECA UNA FIRMA ODIOSA, MA ESSO NON E' , NELLA SUA SOLUZIONE PRATICA, DIVERSO DA QUELLO CHE SAREBBE STATO SE FOSSE STATO TRATTATO IN UN ALTRO CLIMA . EVIDENTEMENTE, NELLA FORMULAZIONE DELL' ATTO STESSO SI PUO' SOSTENERE CHE UN TALE DIVARIO ESISTA. E' CERTO CHE SE L' ONOREVOLE ORLANDO AVESSE AVUTO LA VENTURA DI CONCLUDERE UN ACCORDO CON LA SANTA SEDE, NON AVREBBE CREATO UN VERO E PROPRIO STATO DELLA CITTA' DEL VATICANO. LO AVREBBE CHIAMATO DIVERSAMENTE, PERCHE' NON ERA NELLE NOSTRE TRADIZIONI LIBERALI AMMETTERE IN SENO ALLO STATO ITALIANO NEPPURE UN POLLICE DI TERRITORIO CHE NON APPARTENESSE ALLA SOVRANITA' DELL' ITALIA. MA, IN LINEA DI FATTO, QUESTO STATO VATICANO CHE TUTTI I GIURISTI SONO CONCORDI NEL QUALIFICARE SUI GENERIS E' MOLTO MINORE, COME PERIMETRO, DI QUELLA PARTE DI TERRITORIO ITALIANO CHE IL GOVERNO LIBERALE DI GIOVANNI LANZA, INVADENDO LO STATO PONTIFICIO, AVEVA LASCIATO A DISPOSIZIONE DELLA SANTA SEDE; ESSO NON COMPRENDE INFATTI NEPPURE QUELLA CITTA' LEONINA CHE IL CARDINALE ANTONELLI PREGO' PERSONALMENTE IL GENERALE CADORNA DI OCCUPARE, POCHI GIORNI DOPO LA BRECCIA DI PORTA PIA. QUINDI, COME RISULTATO PRATICO, IL TRATTATO DEL LATERANO EFFETTIVAMENTE CONCLUDE, E FELICEMENTE CHIUDE, IL LUNGO TRAVAGLIO DELLA NOSTRA UNITA' E DELLA NOSTRA INDIPENDENZA, E LASCIA A NOI TUTTO IL VANTAGGIO E TUTTO IL VANTO DI ALBERGARE NEL NOSTRO SENO LA PIU' ALTA POTENZA SPIRITUALE DEL MONDO SENZA SOTTOPORCI AD ALCUNO DEGLI INCONVENIENTI CHE NEI PASSATI SECOLI SI POTEVANO TEMERE COME DERIVANTI DA UNA TALE CIRCOSTANZA. SOTTO QUESTO PUNTO DI VISTA, PERTANTO, RITENGO CHE NESSUN GOVERNO FUTURO DELLA REPUBBLICA ITALIANA VORRA' PORRE IN DUBBIO, NE' SCUOTERE ALLA BASE QUESTO PATTO, CHE GARANTISCE ALL' ITALIA UNA POSIZIONE DI PRESTIGIO IN EUROPA E NEL MONDO SENZA RAPPRESENTARE PER L' UNITA' DELLA PATRIA IL PIU' LIEVE E PIU' LONTANO PERICOLO. QUELLE DIFFICOLTA' CHE SONO STATE AFFACCIATE DA ALCUNI COME INCONGRUENZE DERIVANTI DALLA INCORPORAZIONE DI QUESTO TRATTATO IN SENO ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA MI SEMBRANO, ME LO PERMETTE L' ONOREVOLE CRISPO, DI SCARSA IMPORTANZA, PERCHE' SE E' VERO, AD ESEMPIO, CHE NON VI SARA' PIU' UN POTERE REGIO TENUTO A REGISTRARE LE ONORIFICENZE ARALDICHE CONCESSE DALLA SANTA SEDE, CIO' VUOL DIRE CHE LA SANTA SEDE SI TROVERA' SEMPLICEMENTE, RISPETTO AL GOVERNO ITALIANO, NELLE CONDIZIONI DI TUTTI GLI ALTRI STATI, I QUALI CONFERISCONO TITOLI NOBILIARI CHE PER VALERE IN ITALIA DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI ALL' OMOLOGAZIONE DEL NOSTRO GOVERNO. E' QUESTIONE SULLA QUALE CI SI PUO' INTENDERE E DI COSI' SCARSO RILIEVO, CHE MI DUOLE CHE ALCUNO VI SI SIA SOFFERMATO. QUANTO AL RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DA PARTE DELLA SANTA SEDE, HA PROPRIO SOTT' OCCHIO UN NUMERO DEGLI ACTA APOSTOLICAE SEDIS DEL 28 GENNAIO 1947; ESSO RIPORTA IL DECRETO 26 NOVEMBRE 1946 DELLA SACRA CONGREGAZIONE DEI RITI CHE SOSTITUISCE A TUTTI GLI EFFETTI LA PREGHIERA PRO-REPUBBLICA ALLA PREGHIERA PRO-REGE PRESCRITTA DAL CONCORDATO; IL CHE SIGNIFICA IL PIU' AMPIO E COMPLETO RICONOSCIMENTO DEL NUOVO STATO DI COSE DA PARTE DELLA SUPREMA AUTORITA' ECCLESIASTICA. E VENIAMO AL CONCORDATO. IL CONCORDATO COSTITUISCE UN FATTO BEN ALTRIMENTI COMPLESSO: ESSO FA NASCERE UNA QUESTIONE CHE HO SENTITO OR ORA RIAFFACCIARE DALL' ONOREVOLE ROSSI E RIECHEGGIARE NELLE PAROLE DI MOLTI ALTRI COLLEGHI; LA QUESTIONE CIOE' , SE UN REGIME DI ACCORDI CONCORDATARII SIA PREFERIBILE ALLA SEPARAZIONE AMICHEVOLE TRA CHIESA E STATO, ALLA NEUTRALITA' ASSOLUTA DELLO STATO, ALLA RELIGIONE CONSIDERATA COME COSA PRIVATA: PRIVATSACHE, SECONDO LA FORMULA GIURIDICA TEDESCA. ORBENE A ME SEMBRA IL CASO DI CONSIDERARE UNA SIFFATTA QUESTIONE CON UNO SPIRITO DI ESTREMO REALISMO. IO POSSO ARRIVARE A CONCEDERE- E APPUNTO PER QUESTO HO FATTO APPELLO ALLA MIA RESPONSABILITA' PERSONALE PERCHE' NON VOGLIO IMPEGNARE CHE ME STESSO- POSSO ARRIVARE A CONCEDERE, IN LINEA TEORICA E DOTTRINALE, LA SUPERIORITA' D' UNA AMICHEVOLE E RISPETTOSA SEPARAZIONE DEI POTERI, DI UNA LIBERTA' DI COSCIENZA NON GARANTITA NE' VINCOLATA DA ALCUN ACCORDO FRA CHIESA E STATO; DI UNA CHIESA INQUADRATA SEMPLICEMENTE NEL DIRITTO COMUNE; POSSO RITENERE CHE CIO' RAPPRESENTI QUALCHE COSA DI DESIDERABILE, ANCHE PERCHE' OFFRIREBBE ALLA CHIESA STESSA ENORMI POSSIBILITA' DI SVILUPPO. RICORDO A QUESTO PROPOSITO DI AVERE CONOSCIUTO AI TEMPI DELLA MIA GIOVENTU' UNO DEI NOSTRI PIU' ILLUSTRI GIURISDIZIONALISTI, IL SENATORE CARLOPIOLA DAVERIO; OTTIMO CATTOLICO, MA GIURISDIZIONALISTA FEROCE, EGLI TEMEVA UNA COSA SOLA: CHE LA CHIESA IN ITALIA VENISSE TRATTATA COME COSA PRIVATA; PERCHE' , DICEVA , DA QUEL MOMENTO, LA CHIESA SARA' ONNIPOTENTE E CI SCHIACCERA' TUTTI . SI PUO' ANCHE PENSARE COSI' ; MA LA QUESTIONE, IN ITALIA E NEL MONDO OCCIDENTALE, NON SI PONE IN QUESTI TERMINI. NON VI E' MAI STATA , NON VI E' , E PRESUMIBILMENTE NON VI SARA' MAI, LA POSSIBILITA' DI SEPARAZIONE ASSOLUTA TRA I DUE POTERI, IN UN PAESE DELL' OCCIDENTE EUROPEO E IN ITALIA IN MODO SPECIALE. NON VI E' MAI STATA E NON VI SARA' MAI, PERCHE' L' EUROPEO NON E' DIVISIBILE. LA CHIESA SI PUO' COMBATTERE, LA CHIESA SI PUO' PERSEGUITARE; CON LA CHIESA SI PUO' PATTEGGIARE; MA LA CHIESA NON SI PUO' IGNORARE; E' QUESTO UN DATO DI FATTO CHE DICIANNOVE SECOLI DI STORIA CONFERMANO. BISOGNA, CARI AMICI , SPOGLIARSI DAGLI SCHEMI DELLA STORIA UFFICIALE, QUALE CI E' STATA PROPINATA DAI NOSTRI BUONI MAESTRI ANTICLERICALI DI UN TEMPO. QUESTI, SULLA SCORTA DI QUELLA MENTE ACUTISSIMA MA UNILATERALE CHE FU GIUSEPPE FERRARI, CI RAPPRESENTAVANO TUTTA LA STORIA D' ITALIA COME UN PROGRESSIVO AFFERMARSI DEL LAICISMO CONTRO IL POTERE ECCLESIASTICO , COME UN PROGRESSIVO LIBERARSI DELLO STATO ITALIANO, DELLA VITA CIVILE ITALIANA, DAL DOMINIO E DALL' OPPRESSIONE DELLA CHIESA: ESSI ARRIVAVANO PERSINO A VEDERE UNA VITTORIA DELLO SPIRITO LAICO IN QUELLA CHE ERA UNA MOSTRUOSA DEVIAZIONE DELL' AUTORITA' ECCLESIASTICA ; NELLA LEGAZIA APOSTOLICA DI SICILIA, NEL TRIBUNALE ECCLESIASTICO DELLA MONARCHIA, NEL RE LEGATO A LATERE PERPETUO DEL PAPA, IL CUI RITRATTO ERA POSTO, COME ANCORA L' HO VISTO IO, IN CORNU EVANGELII SULLA CATTEDRA EPISCOPALE NELLA CAPPELLA PALATINA DI PALERMO. L' ENORME SOPRUSO DIVENTAVA NEL LORO INGENUO RACCONTO UNA AFFERMAZIONE DI LAICISMO E DI LIBERTA' DI PENSIERO. NON AVETE BISOGNO DI CREDERE A ME. FACCIO APPELLO ALLA MEMORIA CARA E VENERATA D' UN UOMO, CHE ERA UNA GRANDE AUTORITA' IN QUESTO CAMPO: ALLA MEMORIA DI FRANCESCO RUFFINI- CHE MOLTI DI VOI AVRANNO CERTAMENTE CONOSCIUTO- GRANDE MAESTRO, DI SCUOLA LIBERALE, IL QUALE HA SCRITTO UN MIRABILE LIBRO SULLA LIBERTA' RELIGIOSA- STORIA DELLA IDEA- CHE SI CONCLUDE PROPRIO DIMOSTRANDO COME LA LIBERTA' DI COSCIENZA, IL LAICISMO, LO STATO NEUTRO NON SIANO MAI ESISTITI IN ITALIA, ANZI IN EUROPA; E COME LA COSCIENZA RELIGIOSA INDIVIDUALE NON ABBIA TRIONFATO SE NON IN MOMENTI, FUGGEVOLISSIMI, DI PROVVISORIO EQUILIBRIO TRA I DUE POTERI. LA STORIA, DOPO L' AFFERMAZIONE SUPERBAMENTE PRIVATISTICA DEL PRIMISSIMO CRISTIANESIMO, ALL' EPOCA DEI MARTIRI, SI RIDUCE TUTTA QUI : IL POTERE CIVILE, IL POTERE DELLE CORONE, CON ARGOMENTAZIONI TEOLOGICHE, SERVENDOSI DI PROPRII TEOLOGI, CERCA DI STRAPPARE ALLA CURIA IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI PREROGATIVE ECCLESIASTICHE; LA CURIA A SUA VOLTA RESISTE A TALE PRETESA, E QUANDO SI IMPERSONA IN PAPI GENIALI ED ARDIMENTOSI ARRIVA ALL' AFFERMAZIONE D' UN SUPERPOTERE CIVILE DELLA SANTA SEDE, AL TENTATIVO DI ATTRIBUIRE A QUESTA UNA ASSOLUTA SUPREMAZIA ANCHE IN MATERIA CIVILE. MA IN TUTTO QUESTO, CHE HA A CHE FARE IL PENSIERO LAICO, LA LIBERTA' DI COSCIENZA , LA LIBERAZIONE DEL PENSIERO UMANO DALLE PASTOIE DEL CLERICALISMO? TEOLOGI DA UNA PARTE, TEOLOGI DALL' ALTRA ( SONO ECCLESIASTICI, PER LA MAGGIOR PARTE, GLI EROI DEL COSI' DETTO LIBERO PENSIERO, DA GIORDANO BRUNO A PAOLO SARPI) ; CORONE DA UNA PARTE. TIARA DALL' ALTRA; CONTESA CHE VA DALLE LOTTE MEDIOEVALI DELLE INVESTITURE ALLE LOTTE GIURISDIZIONALISTICHE DELLA RINASCENZA, ALLE CONTROVERSIE DELLA RIFORMA. LIBERAZIONE DEL PENSIERO LAICO, NEL PERIODO DELLA RIFORMA? MA, AMICI MIEI, LA RIFORMA E' LUTERO CHE INVOCA IL BRACCIO SECOLARE PER SOFFOCARE NEL SANGUE LA RIVOLTA DEI CONTADINI; E' CALVINO CHE ISTITUISCE A GINEVRA UNA DELLE PIU' PERFETTE TEOCRAZIE CHE LA STORIA RICORDI; E' ENRICO VIII, CHE NON SI ACCONTENTA DI TAGLIARE LA TESTA A TOMMASO MORO, MA PERSEGUITA CON SQUISITE TORTURE TUTTI GLI ADERENTI ALLE CONFESSIONI EVANGELICHE DIFFORMI DALLA SUA. E GIU' GIU' SI ARRIVA FINO ALLO STATO-PATRIA DEI PRINCIPI ASSOLUTI DEL XVII SECOLO, A QUELLA DEI SOMMI ILLUMINISTI, AI TANNUCCI, AI POMBAL. MOLTI DI VOI AVRANNO LETTO LE INTERESSANTISSIME MEMORIE, D' UNO DI QUEGLI AVVENTURIERI DEL XVIII SECOLO, CHE SONO PASSATI UN PO' PER TUTTE LE STRADE, LE MEMORIE DEL CONTE GORANI, DI RECENTE PUBBLICATE DAL NOSTRO COLLEGA ED AMICO SENATORE CASATI. QUEST' UOMO, SPREGIUDICATISSIMO, SI TROVAVA IN PORTOGALLO ALL' EPOCA DELLA PERSECUZIONE ANTIGESUITICA DEL MARCHESE DI POMBAL, PERSECUZIONE NON SANGUINARIA, MA A MODO SUO VERAMENTE FEROCE; E ATTRAVERSO LE PAGINE DEI SUOI RICORDI NE SENTIAMO TUTTO L' ORRORE. QUESTA PERSECUZIONE SI E' ESTESA DA UN CAPO ALL' ALTRO D' EUROPA E HA INDOTTO ALCUNI DEGLI SPIRITI PIU' ILLUMINATI DEL SECOLO, DA CATERINA DI RUSSIA A FEDERICO IL GRANDE, A DARE ASILO NEI PROPRI STATI AI GESUITI, CHE ERANO IN QUEL MOMENTO I SOLI RAPPRESENTANTI DI UNA LIBERA COSCIENZA RELIGIOSA. TUTTO QUESTO DIMOSTRA CHE DI LAICITA' , DI LIBERTA' DI PENSIERO, DI SEPARAZIONE AMICHEVOLE DEI POTERI NON SI PUO' CERTAMENTE PARLARE PRIMA DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE. CI TROVIAMO ALLORA DI FRONTE ALLA PRIMA GRANDE AFFERMAZIONE DEI DIRITTI DI COSCIENZA DELL' UOMO, E QUASI CONTEMPORANEAMENTE AL CELEBRE EMENDAMENTO DELLA COSTITUZIONE DI WASHINGTON. MA LA LIBERTA' DI COSCIENZA E DI CULTO, PROCLAMATA ALLA RIVOLUZIONE FRANCESE, E' STATA UNO SPRAZZO DI LUCE SENZA DOMANI, LUCE SOFFOCATA DAPPRIMA NEL SANGUE DELLA PERSECUZIONE, POI DALL' OPPRESSIONE DEL CESARISMO NAPOLEONICO MALAMENTE CAMUFFATA DA CONCORDATO. INVECE LA COSTITUZIONE NORD-AMERICANA E' UN FATTO PIU' NOTEVOLE, PERCHE' HA DATO LUOGO ALLA MIRABILE LIBERTA' RELIGIOSA TUTTORA VIGENTE NEGLI STATI UNITI. MA ANDIAMO A VEDERE COME E' NATO QUELL' EMENDAMENTO. ALLORA NEGLI STATI UNITI I CATTOLICI NON ESISTEVANO O QUASI: I POCHI ERANO OPPRESSI, PERSEGUITATI. SI TRATTAVA DI DIFENDERE LE CONFESSIONI CONGREGAZIONALISTE, LE CONFESSIONI DELLA SINISTRA PROTESTANTE CONTRO I RITORNI OFFENSIVI DI QUELLE CHIESE STABILITE, CHE AVEVANO SPINTO I PRIMI PURITANI A VARCARE L' OCEANO. E' IN VISTA DI QUESTA DIFESA CHE VENNE REDATTO IL FAMOSO EMENDAMENTO DELLA COSTITUZIONE DI WASHINGTON, IL QUALE GARANTISCE UNA LIBERTA' RELIGIOSA, CHE PERALTRO E' BEN LUNGI DALL' ESSERE COMPLETA. NON PENSO INFATTI CHE PER ORA E MOLTI ANNI ANCORA UN CATTOLICO POSSA AD ESEMPIO ASPIRARE A DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA STELLATA. E' IN ALTRI PAESI D' EUROPA, DOVE LO STESSO SPIRITO VIGE IN PAESI CIVILISSIMI, COME LA SVEZIA, LA DANIMARCA, OGGI ANCORA, UN CATTOLICO NON PUO' DIVENTARE MEMBRO DEL GOVERNO. IN DANIMARCA NON PUO' NEMMENO DIVENTARE GIUDICE. HO VISITATO LA SVEZIA, PAESE DI ESTREMA LIBERTA' , E VI SO DIRE CHE IL CULTO CATTOLICO OGGI, NON PER INTOLLERANZA DELLA POPOLAZIONE, MA CERTO IN OMAGGIO ALLE TRADIZIONI, VI VIENE ANCORA CELEBRATO IN FORMA QUASI CLANDESTINA, PERCHE' EFFETTIVAMENTE LA' VIGE ANCORA LA VECCHIA TRADIZIONE, LA QUALE E' BENSI' LIBERALE NEI CONFRONTI DELLE VARIE CONFESSIONI EVANGELICHE, MA NON LO E' AFFATTO NEI CONFRONTI DELLA RELIGIONE CATTOLICA. L' AVVERSIONE AL CATTOLICESIMO E' TUTTORA MOLTO EFFETTIVA IN ALCUNI PAESI D' EUROPA, NE' CERTO VORREMMO VEDERLA TRAPIANTATA NEL NOSTRO PAESE. CIO' PREMESSO ARRIVIAMO- E MI CI FERMO POCHISSIMO- AL RISORGIMENTO NOSTRO, DA CUI LO STATUTO ALBERTINO E LA PRESENTE COSTITUZIONE TRAGGONO LA LORO ORIGINE. NEL RISORGIMENTO, TRE SONO GLI ATTEGGIAMENTI DI FRONTE AL PROBLEMA DEI RAPPORTI FRA CHIESA E STATO. IL PRIMO, FUGGEVOLISSIMO, E' L' ATTEGGIAMENTO GIOBERTIANO, NEOGUELFO, CHE SOGNA UN' ITALIA CONFEDERATA SOTTO L' EGIDA DEL PONTIFICATO ROMANO. VOI SAPETE QUALE RAPIDA METEORA SIA STATO IL PENSIERO FEDERALE GIOBERTIANO IN ITALIA. IL SECONDO, IL PENSIERO MAZZINIANO, CHE LOGICAMENTE ELIMINA IL CONFLITTO FRA CHIESA E STATO, IN QUANTO SOGNA UNA DEMOTEOCRAZIA CHE RIASSORBE I DUE POTERI IN UNA SINTESI SUPERIORE. NON HO BISOGNO DI FARE APPELLO A CHI MI PUO' ESSERE MAESTRO IN FATTO DI CULTURA MAZZINIANA PER AFFERMARE CHE MAZZINI NON HA MAI ACCETTATO LA SEPARAZIONE TRA LA CHIESA E LO STATO: EGLI NON INTENDEVA LA CHIESA NEL SENSO TRADIZIONALE DELLA CHIESA CATTOLICA, MA LA CONCEPIVA STRETTAMENTE CONNESSA AL POTERE CIVILE NELLO STATO REPUBBLICANO. TERZA MEDIATRICE FRA LE DUE, LA CONCEZIONE CAVOURIANA CHE SI RIASSUME NELLA FORMULA: LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO, FORMULA CHE, COME SAPETE, NON E' DI CAVOUR E NEPPURE DEL MONTALAMBERT, MA E' DI AGOSTINO COCHIN, CHE PERO' ERA MOLTO AMICO DEL MONTALAMBERT, CONCEZIONE DESUNTA DUNQUE DAL CATTOLICESIMO LIBERALE, MA CHE CAVOUR SENTI' IN MODO TUTTO PARTICOLARE. QUESTA FORMULA NON SI E' MAI REALIZZATA IN ITALIA, PERCHE' TROPPO VIVA E TROPPO FORTE ERA FRA NOI LA TRADIZIONE GIURISDIZIONALISTICA E PERCHE' GLI UOMINI NON POSSONO TAGLIARE LA LORO ANIMA IN DUE E LASCIAR FUORI DALLA PROPRIA SENSIBILITA' UN PROBLEMA CHE TUTTO LI ASSORBE. CI FURONO, NEL NOSTRO RISORGIMENTO, DUE SOLI FUGGEVOLISSIMI MOMENTI IN CUI SEMBRO' CHE LA FORMULA CAVOURIANA POTESSE INTEGRALMENTE REALIZZARSI. IL PRIMO DI QUESTI MOMENTI SI PRESENTO' NELL' ULTIMO ANNO DI VITA DEL GRANDE MINISTRO, ALL' EPOCA DELLA MISSIONE PASSAGLIA; IL SECONDO, SEI ANNI PIU' TARDI, NEI POCHI MESI DI GOVERNO DI BETTINO RICASOLI, ALLORCHE' VENNE COMPILATA QUELLA LEGGE SULLA LIBERTA' DELLA CHIESA CHE NON OTTENNE NEPPURE L' ONORE DELLA DISCUSSIONE PARLAMENTARE. IN QUEI DUE SOLI MOMENTI, SI TENTO' LA SEPARAZIONE AMICHEVOLE DEI POTERI E LA SOTTOMISSIONE DELLA CHIESA AL DIRITTO COMUNE. L' UNO E L' ALTRO FURONO TENTATIVI INFELICI CHE URTARONO, PIU' CHE CON IL MALVOLERE DEGLI UOMINI, CON LA IRRIDUCIBILITA' DELLE COSE. LA STESSA LEGGE DELLE GUARENTIGIE, A PARTE IL CARATTERE UNILATERALE CHE LA RENDEVA IMPROPRIA A RISOLVERE LA QUESTIONE ROMANA, RESTA PUR SEMPRE UN MONUMENTO DI SAPIENZA GIURIDICA, EPPURE ANCH' ESSA PECCA- COME HO DIMOSTRATO IN UN MIO LAVORO- PER LA IMPERFETTA CONCILIAZIONE DELLE TRADIZIONI LIBERALI CAVOURIANE CON LE TRADIZIONI GIUSNATURALISTICHE, PARTICOLARMENTE DELLA SCUOLA GIURIDICA NAPOLETANA; I DUE FILONI SI POSSONO SEGUIRE ATTRAVERSO TUTTO LO SVOLGIMENTO DELLA DISCUSSIONE PARLAMENTARE. COSI' NACQUE IL DISSIDIO, CHE TANTO HA TORMENTATO LE COSCIENZE, MA CHE HA PERMESSO AI CATTOLICI ITALIANI DI FORMARSI SULLA PARZIALE ASTENSIONE DELLA VITA PUBBLICA, UNA SALDA COSCIENZA POLITICA . QUESTO DISSIDIO, GIA' PRATICAMENTE SCONTATO PRIMA DELLA GUERRA DEL 1914, SVALUTATO NEL CORSO DI ESSA DAL PATRIOTTICO CONTEGNO DELL' EPISCOPATO E DEL CLERO E DALLE NOTE DICHIARAZIONI DEL CARDINALE GASPARRI, GIUNSE NELL' ORA VOLUTA DALLA PROVVIDENZA ALLA SUA SOLUZIONE NORMALE; LA QUALE EBBE LA DISGAZIA DI ESSERE OPERA DI UN UOMO, CHE CERCANDO IN ESSA IL SODDISFACIMENTO DELLA PROPRIA SFRENATA AMBIZIONE E UN' ARMA DI DOMINAZIONE SUI CATTOLICI ITALIANI, LA SVALUTO' SUBITO NELL' ATTO STESSO IN CUI LA SANCIVA; FORSE, PERO' , DI FRONTE ALLA STORIA, EGLI EBBE QUESTO MERITO: CHE, NON ESSENDO LEGATO ALLE TRADIZIONI RISORGIMENTALI, ALLE ANTICHE FORMULE DELLE QUALI VI HO PARLATO, POTE' CONCLUDERE CON UNA TRATTO DI PENNA CIO' CHE AD ALTRI SAREBBE COSTATO UNA LUNGA E FATICOSA ELABORAZIONE. CIO' DEBBO LEALMENTE AMMETTERE, COME LO AMMETTERA' LA STORIA FUTURA. STA PERO' DI FATTO CHE QUESTO CONCORDATO IN REGIME FASCISTA NON E' STATO MAI INTEGRALMENTE PRATICATO, SE NON NELLE SUE PARTI DETERIORI, E CHE, SE ESSO RECA CLAUSOLE CHE POSSONO DISPIACERE AD UNA COSCIENZA DEMOCRATICA, CONTIENE ANCHE PARECCHIE TRACCIE DI VECCHIO GIURISDIZIONALISMO, CHE POSSONO SPIACERE AD UNA COSCIENZA LIBERAMENTE CATTOLICA. TALCHE' SE UN GIORNO MAI SI PENSERA' , D' ACCORDO FRA I DUE POTERI, DI MODIFICARLO, NON SARANNO CERTO UN NUMERO MAGGIORE LE RIVENDICAZIONI DELLO STATO DI QUELLE CHE NON SARANNO LE RIVENDICAZIONI DELLA CHIESA. IL CONCORDATO STABILISCE AD ESEMPIO UN GIURAMENTO PER I VESCOVI, IL QUALE, O NON SIGNIFICA NULLA O SIGNIFICA CIO' CHE SIGNIFICAVA NEI VECCHI CONCORDATI: L' ASSERVIMENTO DELLA CHIESA AL POTERE REGIO. IL CONCORDATO ABOLISCE FORMALMENTE IL PLACET E L' EXEQUATUR, MA INTRODUCE QUELLA TALE CLAUSOLA DELL' INTESA PREVENTIVA, CON QUESTO BEL RISULTATO: CHE LO STATO NON HA PIU' NEMMENO BISOGNO DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DI NEGARE UNA LIBERTA ' ECCLESIASTICA, PERCHE' PUO' OTTENERE EGUALMENTE IL SUO SCOPO, ATTRAVERSO INTESE SEGRETE CON L' ALTRO POTERE, SENZA PORTARE LA QUESTIONE DAVANTI ALLA OPINIONE PUBBLICA. E VIA DICENDO; MOLTE SONO LE CLAUSOLE CHE POTREBBERO ESSERE OPPORTUNAMENTE RIVEDUTE, IN SENSO FAVOREVOLE ALLA CHIESA. NON PARLIAMO DELLE CLAUSOLE PATRIMONIALI, DEL DIVIETO AI SACERDOTI DI OCCUPARSI DI POLITICA. ( COMMENTI A SINISTRA) . VOI VI LAGNATE CHE GIA' SE NE OCCUPINO; MA VI SONO PAESI D' EUROPA, DOVE I SACERDOTI POSSONO LEGITTIMAMENTE ADIRE ALLE PIU' ALTE CARICHE DELLO STATO, ENTRARE NELLA CAMERA, PRENDERE PARTE AL GOVERNO, PERCHE' SONO CITTADINI COME TUTTI GLI ALTRI. E IO NON VEDO PERCHE' IL CONCORDATO GLIELO DEBBA VIETARE. ( INTERRUZIONE. UNA VOCE A SINISTRA: RAGIONE DI PIU' , ALLORA ) . QUINDI DICO, NON E' CON UNO SPIRITO DI INTOLLERANZA E DI CLERICALISMO CHE NOI CHIEDIAMO LA CONSERVAZIONE DEI PATTI DEL LATERANO; LA CHIEDIAMO DA UN PUNTO DI VISTA STORICO, PERCHE ' RITENIAMO CHE SOLO IN QUESTO MODO SI POSSA GARANTIRE LA PACE RELIGIOSA. SOLO IN QUESTO MODO, PERCHE' - COME CREDO DI AVERVI DIMOSTRATO- NON ABBIAMO ESEMPI FINORA CHE SI SIA POTUTO ALTRIMENTI STABILIRE LA PACE RELIGIOSA. NON MI DIRETE CHE QUESTA- CON TUTTO IL RISPETTO PER QUEI SETTORI DELLA CAMERA ( ACCENNA A SINISTRA) - SPECIE PER QUANTO RIGUARDA LA RELIGIONE CATTOLICA, VIGA OGGI IN RUSSIA IN RUSSIA, PIETRO IL GRANDE ABOLI' IL PATRIARCATO PER ASSICURARSI ATTRAVERSO IL SANTO SINODO UN PIU' DOCILE STRUMENTO AI SUOI VOLERI; STALIN HA ABOLITO IL SANTO SINODO ED HA RESTAURATO IL PATRIARCATO, PER CREARE UNO STRUMENTO ANCORA PIU' DOCILE AI SUOI VOLERI. ( COMMENTI A SINISTRA) . CREDO PERO' DI AVERVI SOVERCHIAMENTE AFFATICATI A QUESTO RIGUARDO E NON VORREI PROLUNGARE IL MIO RAGIONAMENTO. TUTTO QUELLO CHE VI HO DETTO NON SIGNIFICA AFFATTO CHE OGNI SINGOLA DISPOSIZIONE DEL CONCORDATO VENGA, NEMMENO PER TRASPARENZA, COME DICEVA L' ONOREVOLE CALAMANDREI, INCORPORATA E FATTA PROPRIA DALLA COSTITUZIONE. DAL TESTO DELL' ARTICOLO 5 PR EMERGE CHE NOI FACCIAMO RIFERIMENTO AI PATTI LATERANENSI, SOPRATTUTTO COME AD UNA FONTE DELLA NORMA GIURIDICA SANCITA DALLA COSTITUZIONE. SE LE NORME IN PAROLA FACESSERO SINGOLARMENTE PARTE INTEGRANTE DELLA COSTITUZIONE, NON BASTEREBBE UN ACCORDO BILATERALE PER MODIFICARLE, NE' TANTO MENO SI POTREBBE DIRE CHE POSSONO EVENTUALMENTE MODIFICARSI SENZA RICHIEDERE UN PROCEDIMENTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE; RIMANE QUINDI APERTA LA PORTA AD UNA REVISIONE PER VIA DI SEMPLICI ACCORDI BILATERALMENTE CONCORDATI, MENTRE IL PRINCIPIO DI UNA SEPARAZIONE AMICHEVOLE, ONESTA, RISPETTOSA, COME E' NEL DESIDERIO DI TUTTI, E' PROPRIO SANCITA DAL PRIMO COMMA DELL' ARTICOLO 5 PR, LADDOVE SI DICE CHE LO STATO E LA CHIESA CATTOLICA SONO, CIASCUNO NEL PROPRIO ORDINE, INDIPENDENTI E SOVRANI. CHIEDEVA L' ONOREVOLE DELLA SETA: MA COME INDIPENDENTI E SOVRANI? SI TRATTA DI UN ORDINE INTERNO O DI UN ORDINE ESTERNO? IO RISPONDO: DI ENTRAMBI. OGNI POTERE E' INDIPENDENTE E SOVRANO NELLA PROPRIA SFERA, NEL PROPRIO FORO INTERNO; MA E' ALTRESI' SOVRANO E QUINDI INDIPENDENTE DALL' ALTRO POTERE, SEMPRE CHE SI MANTENGA NELL' AMBITO DELLA RISPETTIVA COMPETENZA. RITENGO CHE QUEL TANTO DI SEPARAZIONE, CHE E' POSSIBILE CONSEGUIRE ALLO STATO STORICO DEGLI ATTI, NON LO SI POSSA CONSEGUIRE SE NON ATTRAVERSO IL PATTO CHE VIENE SOTTOPOSTO AL NOSTRO ESAME. PASSO AD UN ALTRO ARGOMENTO: QUELLO DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE ACATTOLICHE. COME HO DETTO, IO SONO, NON SOLO PERSONALMENTE AMICO DI MOLTI EVANGELICI ED ISRAELITI, MA ANCHE SOLLECITO, COME STUDIOSO DELLA LIBERTA' , DEGLI INTERESSI DEGLI ALTRI CULTI. DIRO' DI PIU' : LA CIRCOSTANZA CHE ESSI RAGGRUPPANO UNA INFIMA MINORANZA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA RAPPRESENTA AI MIEI OCCHI UNA RAGIONE DI PIU' PER RISPETTARNE LA LIBERTA' ( APPROVAZIONI) ED AGGIUNGO CHE SE CIO' PUO' DIRSI DELLE CONFESSIONI EVANGELICHE, A TANTA MAGGIOR RAGIONE VALE PER QUEGLI ISRAELITI, VITTIME SANGUINANTI DI UNA PERSECUZIONE SENZA NOME, CHE HA INFIERITO IN TANTA PARTE D' EUROPA CONTRO DI LORO ( APPROVAZIONI) . PERCIO' IL NOSTRO SPIRITO NON PUO' ESSERE CHE INFORMATO A SENSI DI AMICHEVOLE COMPRENSIONE VERSO I LORO DESIDERI. IO HO LETTO CON GRANDE ATTENZIONE I VARI RECLAMI CHE MI SONO STATI SOTTOPOSTI, DA PARTE DEI RAPPRESENTANTI SIA DELLE CONFESSIONI EVANGELICHE E SIA DELLA RELIGIONE EBRAICA. C' E' UN PUNTO NEL QUALE DO' LORO TORTO, ED E' QUANDO ESSI CI CHIEDONO DI RINUNCIARE AI PATTI LATERANENSI. CHE COSA INTERESSANO A LORO I PATTI LATERANENSI? ESSI RIGUARDANO ESCLUSIVAMENTE I RAPPORTI FRA I CATTOLICI E LO STATO ITALIANO. GLI ACATTOLICI HANNO TITOLI E DIRITTO DI CHIEDERE LA PIU' COMPLETA PARITA' DI TRATTAMENTO E LA PIU' COMPLETA LIBERTA' ATTRAVERSO LA LEGGE. RICONOSCO CHE, NON GIA' LE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE 24 GIUGNO 1929, MA IL TITOLO DI ESSA, IN CUI SI PARLA DI CULTI AMMESSI RAPPRESENTI UNA OFFESA ALLA LIBERTA' DEI CULTI MEDESIMI. NON AMMESSI, NE' TOLLERATI: DEVONO ESSERE CULTI LEGITTIMAMENTE SVOLGENTISI NELL' AMBITO DELLA LIBERTA' NELLO STATO DEMOCRATICO ITALIANO. E ALLORA, POTRANNO ESSI CHIEDERE LA REVISIONE DI QUELLE PARTI DI DETTA LEGGE CHE NON SEMBRINO LORO CONFORMI ALLA LIBERTA' : DALL' ESAME DEI SINGOLI PUNTI VEDO CHE NON SONO MOLTI QUELLI CHE DANNO LUOGO A RECLAMI A QUESTO RIGUARDO. C' E' DI PIU' ; L' ARTICOLO DEL QUALE PARLIAMO PREVEDE CHE QUESTE MODIFICHE DEBBANO ESSERE FATTE D' ACCORDO CON LE RISPETTIVE RAPPRESENTANZE; IL CHE SIGNIFICA CHE, SE NON PROPRIO DEI CONCORDATI, SARANNO DEI MODUS VIVENDI STIPULATI SINGOLARMENTE CON LE RAPPRESENTANZE DELLE SINGOLE CONFESSIONI. E, QUANTO ALLA LIMITAZIONE, CHE NON ABBIANO AD URTARE CONTRO LA MORALITA' E IL BUON COSTUME, CREDO CHE SAREBBE FARE OFFESA AI VARI CULTI RITENERE CHE ESSI POSSANO RIBELLARSI CONTRO UNA DISPOSIZIONE DI TAL GENERE; RITENGO DUNQUE CHE L' ASSETTO DEI RAPPORTI TRA LO STATO ITALIANO E I CULTI DISSIDENTI DAL CATTOLICO, NONCHE' LA PERFETTA LIBERTA' DEGLI ADERENTI A QUESTI CULTI SIANO COMPLETAMENTE NELLE LORO MANI E CHE ESSI POSSANO FARSI VALERE LEGAMENTE, NEL CHE TROVERANNO IN NOI L' APPOGGIO E L' AIUTO PIU' COMPLETO. ( APPROVAZIONI AL CENTRO) . RIMARREBBE ORA A TRATTARE- MA NON TEMETE, NON LO FARO' - L' ULTIMA PARTE DEL MIO DISCORSO, CIOE' QUELLA CHE SI RIFERISCE ALLA LEGISLAZIONE INTERNA E A QUANTO NOI CHIEDIAMO A SODDISFAZIONE DEI NOSTRI PARTICOLARI BISOGNI DI CITTADINI ITALIANI CATTOLICI. TALI ARGOMENTI SONO CONTEMPLATI DAI VARI ARTICOLI: UGUAGLIANZA PERFETTA DEI CITTADINI ARTICOLO 7 PR, LIBERTA' DI RIUNIONE, ARTICOLO 12 PR, LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE, ARTICOLI 13 PR E 15 PR, DIFESA DELLA FAMIGLIA, ARTICOLI 23 PR E 24 PR; POSIZIONE DEI FIGLI LEGITTIMI E ILLEGITTIMI, LIBERTA' DELLA SCUOLA, LIBERTA' DI LAVORO, ECC. ; TUTTE COSE CHE I MIEI COLLEGHI TRATTERANNO MOLTO MEGLIO DI ME E SULLE QUALI NON MI SOFFERMO. MI BASTI DIRE CHE QUESTE LIBERTA' NON LE CHIEDIAMO COME MANDATARI DI ALCUNA POTENZA, NEPPURE DELLA SUPREMA AUTORITA' ECCLESIASTICA; LA CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE COME SODDISFACIMENTO DI NOSTRI LEGITTIMI DIRITTI, IN QUALITA' DI CITTADINI ITALIANI, ALLO STATO ITALIANO CUI APPARTENIAMO. ONOREVOLI COLLEGHI, IO HO FINITO; ED E' CONTRARIO ALLA MIA INDOLE TERMINARE I DISCORSI CON FORMULE REBOANTI. L' ILLUSTRE MAESTRO, ANCHE SE TEMIBILE AVVERSARIO, BENEDETTO CROCE, HA TERMINATO IL SUO RIEVOCANDO I VERSI DEL VENI CREATOR; EGLI HA COSI' INVOCATO LO SPIRITO SANTO SUI NOSTRI LAVORI, COME I POTENZIALI RIVOLUZIONARI FRANCESI DELL' 89 LO INVOCARONO ATTRAVERSO LA MESSA DELLO SPIRITO SANTO CHE PRECEDETTE L' APERTURA DEGLI STATI GENERALI. IL NOSTRO AMICO LA PIRA, CON UN GESTO DI GRANDE E SEMPLICE SPONTANEITA' , CHE L' ASSEMBLEA HA NOBILMENTE RISPETTATO, HA CHIUSO IL SUO DIRE COL SEGNO DELLA CROCE. IO NON SONO NE' UN GRANDE ALFIERE DEL PENSIERO SCIENTIFICO, NE' UN GRANDE ALFIERE DELLA FEDE RELIGIOSA: LA FIAMMELLA DELLA MIA FEDE E' COSI' TENUE, CHE TEMEREI DI SPEGNERLA SE L' AGITASSI COME UNA FIACCOLA. MI ACCONTENTO QUINDI DI TERMINARE CON UN PENSIERO TERRA TERRA. VI SARA' FORSE QUALCUNO FRA NOI CHE PROPORRA' DI PORRE TUTTO L' ATTO COSTITUZIONALE SOTTO LA INVOCAZIONE DI DIO, COSI' COME L' HANNO POSTO MOLTI ALTI PAESI CHE SI COSTITUIVANO A LIBERTA' . IO NON SO SE L' ASSEMBLEA ACCETTERA' TALE PROPOSTA, MA DICO CHE UNA PATTUIZIONE, FATTA IN BUONA FEDE TRA UOMINI DI BUONA FEDE, SI PONE SEMPRE DA SE' SOTTO LA PROTEZIONE DI DIO; E QUESTA IO INVOCO SUI LAVORI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE. ( VIVISSIMI APPLAUSI AL CENTRO E A DESTRA- MOLTISSIME CONGRATULAZIONI) .
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