| DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE
A PROCEDERE IN GIUDIZIO
(ai sensi dell'articolo 313 del codice penale)
nei confronti del signor
ITALO DELMENICO
per il reato di cui all'articolo 290 del codice penale
(vilipendio delle Assemblee legislative)
TRASMESSA DAL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
(FLICK)
il 29 gennaio 1998
All'onorevole Presidente
della Camera dei Deputati
Roma, 29 gennaio 1998.
Per il tramite del Procuratore Generale presso la Corte di
Appello di Brescia, il Procuratore di Mantova, legittimato
alle indagini, ha inviato l'allegata richiesta di
autorizzazione a procedere nei confronti di Delmenico Italo
per avere pubblicamente vilipeso le Assemblee legislative, il
Governo, l'Ordine Giudiziario, l'Arma dei Carabinieri, la
Polizia di Stato (articoli 81, capoverso, 290 del codice
penale e 21 della legge 8 febbraio 1948, n. 47).
Provvedo pertanto, ai sensi dell'articolo 313, comma terzo
del codice penale a trasmettere la richiesta, per quanto
concerne il reato di vilipendio del Parlamento con il
fascicolo contenente gli atti del procedimento.
Il Ministro
Flick
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n. 699/97 R.G.N.R. mod. 21
ALLA PROCURA GENERALE
DELLA REPUBBLICA DI BRESCIA
Oggetto: proc. n. 699/97 nei confronti di Delmenico Italo
nato a Guidizzolo il 26.11.1954, ivi res. in via Po n. 2 per
il reato di cui agli artt. 81 cpv., 290 c.p. e 21 legge
8.2.1948 n. 47. Richiesta di autorizzazione a procedere ai
sensi dell'articolo 313 c.p.
Con riferimento all'oggetto trasmetto n. 6 fascicoli
contenenti copia degli atti con preghiera di voler inoltrare
al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della
Camera dei Deputati e al Ministro di Grazia e Giustizia
richiesta di autorizzazione a procedere, nei confronti di
Delmenico Italo, per il reato di cui agli artt. 290 c.p. e 21
legge 8.2.1948 n. 47 per avere, con una lettera pubblicata sul
bimestrale "La notizia" pubblicamente vilipeso le Assemblee
legislative, il Governo, l'Ordine Giudiziario, l'Arma dei
Carabinieri, la Polizia di Stato sostenendo, tra l'altro, che
"i magistrati, i parlamentari, i ministri, la polizia, i
carabinieri"... "sono tutti dei "mantenuti", degli
"sfruttatori" che vivono alle spalle di chi produce". In Volta
Mantovana il 12.5.1997.
Il contenuto della lettera pubblicata sul bimestrale "La
notizia" del 12.5.1997 e, in particolar modo, parole quali
"sfruttatori" e "mantenuti" costituiscono quei caratteri di
dileggio e di disprezzo propri del reato di cui all'articolo
290 c.p. ed offendono il prestigio dell'amministrazione
statale, del Governo, del Parlamento, della Magistratura,
delle forze di polizia, travalicando i limiti del diritto di
critica e di libera manifestazione del pensiero. Il mezzo
della stampa, poi, rende pubblico il vilipendio.
Ossequi
Mantova, 16 dicembre 1997.
Il sostituto procuratore della Repubblica
Giulio Tamburini
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