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110010
IDG761206749
76.12.06749 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
(a cura di rampolla francesco ciro, colucci martino)
nuova dialettica nel rapporto stato regioni enti locali? i casi delle leggi sulla droga e sui consultori familiari
Regioni, an. 4 (1976), fasc. 3, pag. 320-364
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d1887; d18824
gli aa. sostengono che le leggi sulla droga e sui consultori familiari possono considerarsi emblematiche di un nuovo tipo di configurazioni del rapporto stato-regioni, che segna la fine di una strategia puramente restrittiva delle attribuzioni regionali. dopo un esame delle previsioni di ordine sostanziale contenute nelle leggi suddette, gli aa. delineano le attribuzioni piu' specificamente demandate agli enti territoriali nonche' le strutture funzionali di cui questi ultimi possono disporre. passano poi all' esame degli spazi che le normative suddette lasciano all' intervento di soggetti pubblici, diversi dai comuni e dalla regione, e di soggetti privati. precisano inoltre il ruolo dei piani e dei programmi che, in base alle leggi citate, le regioni dovranno redigere per disciplinare le strutture ed i modi di esercizio dei servizi pubblici in questione. il contenuto di tali programmi e' necessariamente indicato dalle leggi sulla droga e sui consultori familiari genericamente e per sommi capi: e' presumibile che la legislazione regionale amplii tali previsioni normativesulla scorta di quanto gia' operato in materia ospedaliera e di servizi socio-assistenziali. nel complesso, secondo gli aa., si delinea una strategia del potere centrale, caratterizzata dall' incidere piu' sul momento politico dell' autonomia regionale che su quello strettamente amministrativo.
l. 29 luglio 1975, n. 405 l. 22 dicembre 1975, n. 685
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