| 116164 | |
| IDG770601684 | |
| 77.06.01684 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| trizza mario
| |
| sull' efficacia del dispositivo come titolo esecutivo nel processo
del lavoro
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a pret. roma 19 febbraio 1976
| |
| Giur. merito, an. 9 (1977), fasc. 3, pt. 1, pag. 533-538
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| d760; d43010
| |
| pratico
| |
| formale
| |
| | |
| | |
| secondo l' a. il dispositivo e' titolo esecutivo indipendentemente
dal deposito della sentenza. tale affermazione, infatti, non e'
impedita ne' da ragioni sostanziali, ne' da ragioni formali. non da
ragioni sostanziali in primo luogo perche' al giudice dell'
opposizione e' precluso ogni controllo sul contenuto intrinseco del
titolo esecutivo, in secondo luogo perche' il soggetto esecutato, per
ottenere una pronta riforma della sentenza puo' stimolare l'
attivita' del giudice ricorrendo all' azione prevista nell' art. 55,
comma 3, codice procedura civile. non da ragioni formali, non solo
perche' non e' espressamente prevista alcuna sanzione di nullita'
contro il dispositivo notificato dopo il deposito della sentenza ma
perche' e' impossibile ricavarla in via interpretativa, dato che
proprio nel momento in cui la si ritiene esistente, e', invece,
irrimediabilmente esclusa per effetto del deposito della sentenza e
della sua immediata comunicazione
| |
| art. 615 c.p.c.
art. 55 c.p.c.
art. 474 c.p.c.
art. 409 c.p.c.
| |
| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
| |