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| IDG770601775 | |
| 77.06.01775 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| caggiano chiara
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| le comunita' montane tra centralismo, partecipazione e riforme
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| Corti BA LE PZ, s. 4, an. 43 (1975), fasc. 3-4 ( dicembre), pt. 4,
pag. 174-180
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d91162
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| teorico-sistematico; pratico
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| formale; casistica
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| la legge istitutiva delle comunita' montane risponde ad un
presupposto indispensabile per una valida riforma dell'
amministrazione locale. il frazionamento in piccoli comuni, pratica
negazione dell' autonomia, puo' essere superato con un livello
amministrativo comprensoriale, il cui primo esempio e' costituito
dalle comunita' montane. l' a. critica poi la facoltativita' della
pianificazione urbanistica prevista dalla legge, ritenendola
indispensabile per la redazione della pianificazione socio economica.
tale interpretazione e' suffragata dalla legge delega n. 382/1975,
per la quale alle comunita' montane sara' trasferita la competenza in
campo urbanistico; si auspica che cio' avvenga con il trasferimento
di materie complementari come la tutela paesistica, ecologica, del
patrimonio artistico e culturale, con il potere di modificare le
norme che presiedono al comportamento economico degli operatori
pubblici e privati. la competenza inoltre si dovra' rivolgere a
favorire le iniziative di natura scolastica, forestale, sanitaria. si
affronta infine il problema dei rapporti tra piani urbanistici,
comunitari e programmazione comunale.
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| l. 3 dicembre 1971, n. 1102
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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