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116259
IDG770601618
77.06.01618 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cotta sergio
l' attuale ambiguita' dei diritti fondamentali
Riv. dir. civ., an. 23 (1977), fasc. 3, pt. 1, pag. 225-242
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f402; f405
l' a. si pone alcuni interrogativi sui diritti fondamentali. in particolare si chiede se il problema del fondamento di tali diritti si possa considerare risolto essendo essi positivizzati dal legislatore costituente e da quello internazionale e se si ponga il problema di un' eventuale loro limitazione da parte di quegli stessi legislatori. altro problema e' se sia la legge scritta a prevalere, o se invece non prevalgano i diritti che, essendo naturali, sarebbero superiori a qualunque norma positiva. i giuristi delle tendenze piu' varie giungono ben presto ad affermare la priorita' della norma, statale o sociale che sia, e a costruire il diritto soggettivo come una semplice articolazione di quello oggettivo. una vasta corrente filosofica giunge invece persino a negare la priorita' morale dei diritti fondamentali. si va profilando tuttavia tra i filosofi la tendenza di sostituire il primato del diritto soggettivo sulla legge, nel senso di affermare la piu' ampia liberta' dell' individuo di soddisfare qualunque suo desiderio considerando come valore supremo l' espandersi e l' affermarsi, libero e totale, dell' individualita'. questa corrente trae origine dall' individualismo romantico ed e' espressa oggi dai movimenti per i c.d. diritti civili, ma ha la sua formulazione piu' coerente nella filosofia di nietzsche. i giuristi da parte loro, ignorando qualunque norma non positiva, hanno praticamente avallato questo indirizzo volontaristico della filosofia moderna. il problema e' a questo punto quello di trovare dei limiti al diritto. l' a. si propone di trovare un limite interno alla struttura del diritto, e lo trova nella simmetricita' specifica del diritto soggettivo, per cui ad esso corrisponde un obbligo nell' altro in quanto l' altro riconosce il diritto, uscendo cosi' dalla simmetricita' generica del rapporto dominio soggezione. i presupposti di tale concezione sono: la parita' ontologica degli esseri in relazione; l' impossibilita' di avere soli diritti lasciando agli altri soli doveri perche' cio' porrebbe l' uomo fuori del suo ordine ontologico, rendendolo simile a dio; infine l' applicazione del precedente presupposto anche al rapporto societa' individuo, in quanto la societa' non e' che un modo dell' essere uomo.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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