| 117970 | |
| IDG770900162 | |
| 77.09.00162 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| colli giampaolo
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| limiti al potere del giudice d' appello di rideterminazione della pen
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| nota a app. milano sez. i 25 giugno 1975
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 19 (1976), fasc. 1, pag. 336-342
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6342
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| l' a., in posizione critica rispetto alla sentenza commentata (che si
pone peraltro nel solco di un consolidato orientamento
interpretativo) secondo cui il giudice d' appello, nel procedere al
riesame della pena, anche quando manchi l' impugnazione del pubblico
ministero, puo' determinare ex novo la pena base e la misura degli
aumenti per le circostanze aggravanti ovvero delle diminuzioni per
quelle attenuanti, purche' resti poi inalterata la pena
complessivamente inflitta; sostiene che il giudice d' appello non
puo' in ogni caso operare un aumento della pena-base (riassorbendolo
poi nel gioco delle circostanze). cio' si tradurrebbe in una
violazione dell' art. 515 comma 3 codice procedura penale, che
impedisce di peggiorare le statuizioni relative alla pena.
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| art. 133 c.p.
art. 515 c.p.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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