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| IDG770900216 | |
| 77.09.00216 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bisio bruno
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| attivita' mentale e responsabilita' penale
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| Giust. pen., an. 80 (1975), fasc. 3, pt. 1, pag. 86-96
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| d50200
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| l' a., dopo un' articolata indagine sul significato psicologico delle
espressioni "capacita' di intendere" e "capacita' di volere" quali
elementi costitutivi della imputabilita' di cui agli artt. 85 e
seguenti codice penale, si sofferma sui canoni antropopsicologici
preposti all' accertamento di tale status soggettivo. in particolare
vengono indicate difficolta' e prospettive nella ricostruzione
medico-legale dell' imputabilita' in rei affetti da forme
psicopatiche transitorie e psicopatiche merginali. da ultimo, il
giudizio di imputabilita' viene preso in considerazione nel suo
progressivo rendersi incerto ed evanescente in quei numerosi casi in
cui si riconosce che l' azione delittuosa e' determinata da vizi
morali in modo altrettanto vincolante di una malattia mentale: di qui
la contraddizione tra leggi psicologiche che tendono a ricomprendere
la maggior parte dei delinquenti tra gli anormali ("devianti") e il
codice penale che distingue soltanto il sano e l' infermo di mente.
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| art. 85 c.p.
art. 88 c.p.
art. 89 c.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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