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118025
IDG770900219
77.09.00219 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
garavelli mario
l' art. 573 c.p. nuovamente davanti alla corte costituzionale
nota a ord. pret. roma 21 dicembre 1974
Giust. pen., an. 80 (1975), fasc. 9, pt. 1, pag. 230-233
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51843; d0402; d0400
individuato sinteticamente il bene giuridico tutelato dalla disposizione di cui all' art. 573 codice penale, l' a. esamina la decisione dell' annotata ordinanza secondo cui si e' ritenuta non manifestamente infondata la questione di legittimita' costituzionale dell' articolo citato nei confronti degli artt. 3 e 27 comma 1 costituzione nella parte in cui non consente di estendere l' incriminazione al minore concorrente necessario nel reato. al rilievo che il principio della personalita' della responsabilita' puo' essere violato allorche' il sottrattore si viene a trovare in posizione passiva di acquiescenza subendo l' intraprendenza e la determinazione del c.d. sottratto, si oppone che l' esegesi dell' art. 27 costituzione sottolinea preoccupazioni assolutamente diverse da quella di allargare l' area dei possibili soggetti delle norme incriminatrici. per quanto riguarda la lesione del principio di uguaglianza consistente nel diverso trattamento penale riservato al sottrattore e al suo sottratto anche in presenza di situazioni di maturita', piena consapevolezza o di iniziativa in quest' ultimo, ci si limita a prevedere un rigetto della corte costituzionale sotto il profilo della insindacabilita' delle scelte di politica criminale compiute dal legislatore ordinario, purche' contenute entro limiti di ragionevolezza.
art. 573 c.p. art. 3 cost. art. 27 comma 1 cost.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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