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118033
IDG770900227
77.09.00227 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
pecoraro albani antonio
i docenti di diritto penale e la riforma del libro primo del codice penale: alcuni rilievi in tema di lesivita' del reato, di pena carceraria e di misure di sicurezza
Giust. pen., an. 80 (1975), fasc. 1, pt. 2, pag. 1-31
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d500; d50000; d503; d5022; d5036
l' a. esamina criticamente 2 temi emersi nell' incontro tenuto ad urbino nel 1975 dai docenti di diritto penale sulla riforma del libro i del codice penale. in particolare, giudica inaccettabile la proposta di modificare l' art. 1 codice penale inserendovi accanto all' elemento della tipicita' il requisito della lesivita' del fatto di reato: poiche' il nostro sistema giuridico-costituzionale e' fondato sulla predeterminazione legale del disvalore penale di un fatto, verrebbe meno il principio di legalita' qualora -accettando la detta proposta- spettasse al giudice la concreta individuazione di tale disvalore. in ordine al trattamento della pena carceraria viene respinta la "strategia penale differenziata" secondo cui la repressione penale andrebbe soppressa, limitata o sostituita con misure alternative dovendo la pena rapportarsi non al reato ma alle condizioni socio-economiche o al disadattamento sociale del reo quali fattori determinanti dell' illecito. invero, il nostro diritto e' diritto penale dell' evento, va cioe' inteso in senso oggettivo: stabilire la valutazione del fatto -e la determinazione del tipo di pena- per mezzo delle qualita' dell' autore sociologicamente o antropologicamente determinate comporterebbe l' accoglimento di un diritto penale d' autore incompatibile con l' ordinamento penale positivo.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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