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124762
IDG780800181
78.08.00181 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
vanedelli luciano
i difficili rapporti tra conflitto di attribuzione e giurisdizione amministrativa (a proposito di atti di controllo sull' amministrazione regionale)
Giur. cost., an. 22 (1977), fasc. 10-12, pt. 1, pag. 1788-1821
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d021431; d03121; d153
alla definizione del problema, in cui piu' che mai sembrerebbe opportuno l' intervento del legislatore, non contribuiscono le incertezze e le molteplici posizioni della giurisprudenza. solo la corte costituzionale profila una configurabilita' del conflitto di attribuzione tra stato e regioni in occasione del controllo sugli atti di questa inteso a dirimere il regolamento di competenza non di fronte a qualsiasi vizio dell' atto impugnato, ma da un atto che pur non contestabile sotto il profilo della spettanza del potere, sia idoneo, per il modo in cui concretamente questo viene esercitato, a menomare una competenza altrui, o ad impedire diritti ad altre attribuzioni stabilite in costituzione e nelle leggi ordinarie, che si pongono come diretta attuazione di questa. de jure condito ed esaminate le concrete ipotesi nelle quali giudizio amministrativo e conflitto di attribuzioni per regolamento di competenza possono alternativamente o congiuntamente porsi, e' da respingere la tesi della corte di cassazione secondo cui non e' possibile che le conseguenti situazioni diano luogo a contraddittorieta' di giudicati. e' da ritenere invece che la via piu' corretta, non adito pregiudizialmente il giudice costituzionale, sia la proposizione del conflitto in via incidentale nel corso del giudizio amministrativo per il richiamo dell' art. 23 della legge n. 87 del 1953 nel corrispettivo art. 41, o la sospensione del giudizio amministrativo quando sia pendente per lo stesso atto quello dinanzi alla corte.
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