| l' a. esamina gli anni del periodo giolittiano, che vedono in italia
la nascita della contrattazione collettiva, ed il formarsi di una
funzione importante dei probiviri industriali, sia perche'
testimoniarono modalita' d' intervento statuale, sia perche'
assunsero fisionomia di elaboratori di nuove frontiere del diritto
civile. l' a. esamina le origini del diritto del lavoro ed i suoi
rapporti con la magistratura dell' epoca, e i collegi dei probiviri,
quali organismi di composizione dei conflitti individuali di lavoro,
istituiti con legge del 1893. riguardo allo sciopero, l' a. nota come
dottrina e giurisprudenza assunsero posizioni diverse, poiche' la
giurisprudenza lo considerava come un licenziamento tacito, la
dottrina al contrario, non riteneva che nello sciopero fosse
implicito il significato di dimissioni. durante il periodo
giolittiano, che vede emergere il sistema democratico-liberale,
scompaiono i collegi probivirali e la contrattazione collettiva. l'
a. confronta, inoltre, il movimento operaio italiano con quello
inglese soffermandosi sul periodo 1825-1850, stagione in cui in
inghilterra si generalizza nel sistema produttivo l' economia di
mercato a sistema di fabbrica. l' a. analizza anche la politica del
movimento operaio in germania nella seconda meta' dell' 800 e nota
che l' elemento caratterizzante la lotta del movimento operaio
italiano e' sempre stata la conduzione di una lotta per il
socialismo, spiccatamente anticapitalistica e sempre potenzialmente
rivoluzionaria; i collegi dei probiviri acquistano percio' sempre di
piu' una spiccata caratteristica politica, tanto che e' stato
affermato come le decisioni dei probiviri siano state in alcuni casi
"uno dei piu' pregevoli contributi per la costruzione scientifica del
contratto di lavoro".
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