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| IDG790601759 | |
| 79.06.01759 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| carbone vincenzo
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| il riconoscimento del debito nell' ambito dell' attivita' ricognitiva
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| Riv. trim. dir. proc. civ., an. 31 (1977), fasc. 3, pag. 1016-1047
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d305010
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| l' a. esamina la natura giuridica della ricognizione di debito. in
primo luogo sostiene che l' atto ricognitivo si distingue dal c.d.
accertamento negoziale, poiche' il primo pone in essere una
dichiarazione che si pone sul medesimo piano della precedente
seguendola cronologicamente, mentre nell' accertamento si realizza
una situazione del tutto diversa da quella posta in essere con il
precedente negozio. in secondo luogo l' a. nota la diversita' di
regime tra gli artt. 2720 e 2732 c.c.; infatti mentre l' art. 2720 a
dimostrazione dell' errore richiede l' esibizione del documento
originale, l' art. 2732 non richiede ne' l' essenzialita' ne' la
riconoscibilita' dell' errore, per cui e' possibile provare con
qualunque mezzo l' inesistenza del fatto confessato. caratteristica
generale di tutti gli atti di ricognizione e' che realizzano un
effetto interruttivo e che a parte casi tassativamente previsti, l'
attivita' ricognitiva e' chiaramente facoltativa; inoltre la
ricognizione del debito ne' trasforma la natura del debito
preesistente, ne' puo' mutarne la causa, percio' dalla mancanza di
autonomia della ricognizione del debito e dalla natura del
riconoscimento, l' a. conclude per l' impossibilita' di inquadramento
della ricognizione unilaterale nell' ambito dell' accertamento. per
quanto riguarda in particolare la ricognizione del debito, l' a.
sostiene infine che non abbia natura negoziale, mentre ha in comune
con le altre forme di ricognizione l' effetto interruttivo della
prescrizione.
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| art. 1988 c.c.
art. 2720 c.c.
art. 2732 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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