Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


183899
IDG900601475
90.06.01475 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sarcone Salvatore
L' influenza delle fusioni sul potere di controllo delle societa'
Riv. dott. comm., an. 40 (1989), fasc. 6, pag. 981-1002
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D3125
Nelle fusioni tra societa' non collegate o collegate solo parzialmente, la societa' incorporante deve procedere all' aumento del proprio capitale sociale ed emettere, quindi, nuove azioni ai fini del concambio con quelle dell' incorporata. Ma detto aumento puo' portare, talvolta, a diluire notevolmente la quota di controllo della stessa incorporante, detenuta dagli originari azionisti di maggioranza e costituire, pertanto, un pericolo per il dominio di questa societa'. Per evitare, quindi, cambiamenti potenzialmente pericolosi nei rapporti di controllo della societa' incorporante, si suole ricorrere, prima della fusione, ad alcune operazioni di cui in questa sede consideriamo quelle maggiormente ricorrenti nella realta' aziendale. D' altra parte, le fusioni possono anche rappresentare, come nel caso di scalate ostili, uno strumento per conservare il controllo della societa' oggetto di acquisizione. Lo scopo di queste fusioni, perseguito attraverso i relativi aumenti di capitale sociale della societa' incorporante, e' quello di "diluire" la quota di partecipazione di questa societa' acquisita dall' acquirente. E' opportuno pero', in questi casi, che detti aumenti di capitale siano ben "dosati", per evitare che essi conducano altresi' ad una notevole riduzione, se non alla perdita, del potere di controllo della societa' incorporante, da parte dei soci azionisti di maggioranza, assoluta o relativa; come la realta' aziendale ci consente talvolta di osservare.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



Ritorna al menu della banca dati