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184135
IDG900901711
90.09.01711 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Romeo Gioacchino
Quale giudice per i politici?
Nota a Cass. sez. un. pen. 26 aprile 1989
Giust. pen., s. 7, an. 94 (1989), fasc. 12, pt. 3, pag. 741-746
D02138
Si tratta della prima decisione della Cassazione sulla l. cost. 1/1989 che attribuisce al giudice ordinario la cognizione dei reati ministeriali. Con la decisione adottata, la Corte Suprema deduce dall' inoppugnabilita' del decreto di archiviazione, prevista dall' art. 8 della legge, l' inammissibilita' del ricorso. Sollevati alcuni rilievi critici alla sentenza, l' A. avverte il contrasto tra la disciplina del nuovo codice di procedura penale, secondo il quale la richiesta di archiviazione del P.M. e' suscettibile di opposizione da parte della persona offesa dal reato ed il provvedimento e' ricorribile per Cassazione, e l' inoppugnabilita' prevista per il decreto di archiviazione dell' art. 8 l. cost. 1/1989. Non puo' non osservarsi con amarezza, conclude l' A., che una legge costituzionale, nata da un referendum che voleva anche la giustizia per gli uomini politici uguale a quella per i cittadini comuni, introduce, accanto al principio fissato dall' art. 3 Cost., in virtu' del quale tutti i cittadini sono eguali dinanzi alla legge, l' altro principio, di orwelliana memoria, per cui vi sono cittadini piu' eguali degli altri.
art. 96 Cost. art. 8 l. cost. 16 gennaio 1989, n. 1 art. 185 n. 1 c.p.p. 1930
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