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| IDG941500322 | |
| 94.15.00322 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Belfiore Camillo
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| Sulla difesa dai rumori
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| Nota a ord. Pret. Alessandria 24 gennaio 1992
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| Giur. merito, vol. amb000, an. 25 (1993), fasc. 6, pt. 1, pag.
1226-1229
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18801; D304113; D1421; D03; D0411
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| Premesso che la potesta' regolamentare, su date materia, del Governo
e degli Enti pubblici minori segue la competenza sulle stesse
materie, cosi' come attribuita dalla legge, si rileva che la materia
della disciplina della rumorosita' relativamente agli ambienti
esterni e abitativi e' attribuita allo Stato e non piu' ai Comuni,
per effetto della legge sulla riforma sanitaria (l. 833/1978). Per
quanto riguarda la limitazione dei rumori a difesa del diritto alla
salute nei rapporti interprivati, mentre il diritto stesso trova
autonoma fonte nell' art. 32 Cost., si puo' ricorso analogicamente
allo schema normativo dell' art. 844 c.c. (normale tollerabilita'),
che consente l' utilizzazione di uno strumento dettato dalla legge a
tutela della proprieta', ma trasponibile, per somiglianza di
situazioni, nel campo della tutela della salute. Per determinare in
concreto la normale tollerabilita', in relazione alle immissioni
sonore, non basta tener conto dei limiti disposti da leggi
amministrative, ma occorre anche tener conto della reattivita'
personale media, della destinazione economico-sociale dei fondi,
della natura e delle caratteristiche di intensita' e durata dei suoni
oggetto dell' indagine.
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| art. 32 Cost.
art. 128 Cost.
l. 23 dicembre 1978, n. 833
l. 8 luglio 1986, n. 349
d.p.c.m. 1 marzo 1991
art. 844 c.c.
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