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| IDG941500345 | |
| 94.15.00345 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Terrusi Francesco
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| Note in margine ad una singolare pronuncia di ripristino della
custodia cautelare nei confronti di imputato prosciolto
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| Nota a App. Firenze 17 marzo 1992
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| Giur. merito, an. 25 (1993), fasc. 6, pt. 2, pag. 1392-1397
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6113; D6126
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| L' A., commentando con toni fortemente critici una decisione d'
appello attestante la possibilita' di ripristino, in esito a rinvio a
giudizio, della custodia cautelare nei confronti di imputato
anteriormente prosciolto, fissa i connotati fondamentali dell'
istituto dell' estinzione automatica della misura coercitiva (art.
300 c.p.p.). Dopo avere censurato il provvedimento anche su un piano
formale, poiche' contenente le caratteristiche proprie del decreto di
rinvio a giudizio e dell' ordinanza impositiva di misura cautelare,
l' A. passa ad esaminare il principio c.d. della "domanda cautelare".
La conclusione e' nel senso dell' impossibilita' per il giudice di
ripristinare misure coercitive, una volta estinte, per qualunque
ragione, senza specifica richiesta dal P.M.; e cio' anche in presenza
di fattispecie a pericolosita' presunta quali quelle di cui all' art.
275 comma 3 c.p.p.
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| art. 2 n. 63 l. 16 febbraio 1987, n. 81
art. 291 c.p.p.
art. 300 c.p.p.
art. 375 comma 3 c.p.p.
art. 424 c.p.p.
art. 425 c.p.p.
art. 429 c.p.p.
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