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| IDG940600427 | |
| 94.06.00427 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Scalisi Antonino
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| Il consenso del paziente al trattamento medico
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| Nota a Cass. 13 maggio 1992, n. 5639
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| Dir. fam., an. 22 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 442-463
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D966; D96910; D300080; D50160; D04010; D0411
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| Secondo la Corte di Cassazione lo specifico comportamento del medico,
essendo stato diverso da quello per il quale la persona interessata
aveva espresso il proprio consenso, integra gli estremi della lesione
di alcuni beni fondamentali dell' individuo: la liberta' personale,
la salute e l' integrita' fisica. La Corte ha cosi' ribadito l'
orientamento espresso dai giudici di merito. L' A. approfondisce,
alla luce dei principi costituzionali, il significato dell'
"autodisponibilita'", intesa non come arbitrio di se stessi, con
possibilita' anche di compromettere seriamente la propria salute o la
dignita' di persona umana, ma come disponibilita' del soggetto ad
agire nell' interesse proprio e a realizzare i valori del proprio
essere persona umana. Con riguardo all' ipotesi presa in esame dalla
sentenza, l' A. ritiene che l' operatore medico sara' tenuto a
rispondere non solo della lesione dei valori della persona del
paziente, ma anche del danno patrimoniale e del danno morale che il
suo comportamento ha eventualmente inferto allo stesso paziente o ai
suoi familiari.
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| art. 13 Cost.
art. 32 Cost.
art. 7 d.p.r. 27 marzo 1969, n. 128
l. 13 maggio 1978, n. 180
l. 23 dicembre 1978, n. 833
art. 5 c.c.
art. 40 c.p.
art. 55 c.p.
art. 62 c.p.
art. 133 c.p.
art. 582 c.p.
art. 584 c.p.
art. 589 c.p.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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