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| IDG940600436 | |
| 94.06.00436 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pol Rossella
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| Giudizio di divorzio in costanza di giudizio di separazione:
autonomia ed implicazioni reciproche
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| Nota a Trib. Milano 16 dicembre 1992
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| Dir. fam., an. 22 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 677-680
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| D4410; D450
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| Nella sentenza in epigrafe il Tribunale di Milano ha affrontato il
tema della proponibilita' della domanda di cessazione degli effetti
civili del matrimonio, in pendenza di giudizio di appello di
separazione avente ad oggetto il capo relativo alla pronuncia di
addebito. L' A. condivide pienamente la soluzione adottata dal
Tribunale, che ha ribadito l' autonomia della domanda di separazione
da quella di addebito, corrispondendo ad ognuna un distinto "capo di
sentenza" ed ha quindi ritenuto che, nell' ipotesi in cui la sentenza
di separazione, che pronuncia anche sull' addebito, venga appellata
limitatamente a quest' ultimo capo, passino in giudicato i capi che
non sono stati oggetto di gravame. E' percio' proponibile il giudizio
di divorzio, risultando sufficiente il passaggio in giudicato della
pronuncia di separazione.
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| art. 3 l. 1 dicembre 1970, n. 898
art. 4 l. 1 dicembre 1970, n. 898
art. 5 l. 1 dicembre 1970, n. 898
art. 6 l. 1 dicembre 1970, n. 898
art. 8 l. 6 marzo 1987, n. 74
art. 23 l. 6 marzo 1987, n. 74
art. 151 c.c.
art. 155 c.c.
art. 184 c.p.c.
art. 189 c.p.c.
art. 295 c.p.c.
art. 329 c.p.c.
art. 337 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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