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| IDG940600463 | |
| 94.06.00463 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Morelli Maria Vittoria
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| Illegittimita' costituzionale "sopravvenuta" (per violazione del
principio di eguaglianza) alla data di entrata in vigore del "tertium
comparationis"
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| Nota a C. Cost. 9 novembre 1992, n. 416
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| Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 10, pt. 1, pag. 2325-2330
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30127; D4410; D4413
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| La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo, per contrasto con
l' art. 3 Cost., l' art. 710 c.p.c. nella parte in cui non prevede l'
intervento del P.M. per la modifica dei provvedimenti riguardanti la
prole nel caso di separazione dei coniugi a decorrere dal 12 marzo
1987, data di entrata in vigore della l. 74/1987, il cui art. 13
prescrive invece la partecipazione del P.M. per i provvedimenti
modificativi della sentenza di divorzio riguardanti i figli. Con la
sentenza annotata, afferma l' A., la Corte Costituzionale aderisce
espressamente allo schema paradigmatico dell' incostituzionalita'
sopravvenuta dalla data di entrata in vigore di un "tertium
comparationis". Viene esplicitata in motivazione l' adesione a tale
tipologia decisioria ed e' indicato puntualmente in dispositivo il
dies a quo della illegittimita', in coincidenza appunto con l'
entrata in vigore della norma interposta nel giudizio di comparazione
ex art. 3 Cost.
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| art. 3 Cost.
art. 13 l. 6 marzo 1987, n. 74
art. 1 l. 29 luglio 1988, n. 331
art. 710 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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