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| IDG940600473 | |
| 94.06.00473 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| De Tilla Maurizio
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| Sull' uso del cortile comune
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| Nota a Cass. sez. II civ. 27 gennaio 1993, n. 966
Cass. sez. II civ. 11 gennaio 1993, n. 172
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| Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 10, pt. 1, pag. 2450-2452
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3048; D30480
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| Nelle decisioni in rassegna la Cassazione ha affermato che, poiche'
la funzione dei cortili comuni e' quella di fornire aria e luce alle
unita' abitative che vi prospettano, lo spazio aereo ad essi
sovrastante non puo' essere occupato dai singoli condomini con
costruzioni proprie in aggetto, non essendo consentito a terzi, anche
se comproprietari, l' utilizzazione ancorche' parziale a proprio
vantaggio della colonna d' aria sovrastante ad area comune, quando la
destinazione naturale di questa ne risulti compromessa. L' A. si
richiama a pronunce apparentemente difformi sull' argomento, ma in
realta' riferibili a fattispecie diverse. In generale, afferma l' A.,
per stabilire se la modificazione compiuta sia legittima, occorre
accertare se essa impedisca o meno agli altri condomini di eseguire
sulla cosa comune la medesima o analoghe modifiche e, in caso
positivo, se queste siano prevedibili, in base alla destinazione
attuale della cosa comune e alle ragionevoli prospettive offerte
dalla sua natura.
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| art. 840 c.c.
art. 1102 c.c.
art. 1117 c.c.
art. 102 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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