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| IDG940600483 | |
| 94.06.00483 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Lo Cascio Giovanni
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| Sulla riproponibilita' della domanda tardiva di credito
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| Nota a Trib. Vicenza 19 giugno 1993
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| Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 10, pt. 1, pag. 2531-2535
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3130; D31362
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| Il Tribunale ha affermato che il creditore che abbia abbandonato o
rinunciato al giudizio di insinuazione tardiva di cui all' art. 101
l. fall. non puo' piu' riproporne un altro avente per oggetto il
riconoscimento della medesima pretesa obbligatoria. Il Tribunale
aderisce cosi' all' orientamento consolidato della Cassazione secondo
cui anche per il procedimento in esame debbono valere i limiti
normativi dettati per l' opposizione a stato passivo. L' A. solleva
perplessita' sull' ulteriore conseguenza che la giurisprudenza trae
da quest' affermazione, e cioe' che la sanzione applicabile comporti
per il creditore la consumazione del potere di agire nuovamente in
giudizio per esercitare il concorso del medesimo credito.
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| art. 98 l. fall.
art. 100 l. fall.
art. 101 l. fall.
art. 209 l. fall.
d.l. 30 gennaio 1979, n. 26
l. 3 aprile 1979, n. 95
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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