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209605
IDG940701936
94.07.01936 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rauseo Nicoletta
La gravita' dell' inadempimento nella risoluzione dei contratti agrar
Nota a App. Potenza sez. agr. 17 settembre 1992, n. 160
Dir. Giur. Agr., an. 2 (1993), fasc. 10, pt. 2, pag. 551-552
D91412; D9142
Con la sentenza in commento la Corte d' Appello, confermando la pronuncia di primo grado, ha ritenuto che costituisca inadempimento grave, ai fini della risoluzione del rapporto, la trasformazione in seminativo, senza il consenso del concedente, di superfici destinate a pascolo. Tale comportamento integra, secondo la Corte, l' obbligo di buona fede nell' esecuzione del contratto. L' A. richiama la giurisprudenza in materia circa il potere di iniziativa del concessionario e dei limiti che esso incontra circa l' obbligo di fedelta' nell' esecuzione del contratto; circa l' interpretazione restrittiva dell' art. 5 l. 203/1982 nel senso della tassativita' delle cause di risoluzione. Quest' ultimo orientamento escluderebbe l' ingresso di altre figure di inadempimento e quindi anche di quella della c.d. infedelta' nell' esecuzione del contratto "o della violazione dell' obbligo di non mutare la destinazione economica del bene". Secondo l' A., tale interpretazione si presenta piu' coerente con i criteri a cui si ispira la riforma dei contratti agrari.
art. 5 l. 3 maggio 1982, n. 203
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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