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| IDG940902067 | |
| 94.09.02067 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rossi Vannini Alessandra
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| La ricettazione prefallimentare
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| Nota a Cass. sez. V pen. 22 ottobre 1991
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| Riv. Pen. Ec., an. 4 (1992), fasc. 4, pag. 607-612
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D5373; D31320; D31322
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| La sentenza annotata da' occasione all' A. di affrontare due aspetti
problematici della c.d. ricettazione prefallimentare di cui all' art.
232 comma 3 n. 2 della legge fallimentare: l' acquisto (da parte del
terzo ricettatore) a prezzo notevolmente inferiore di beni acquistati
(dal cessionario fallendo) con patto di riservato dominio. L' A.
espone i motivi per cui non ritiene condivisibile la sentenza, per
quanto riguarda la configurabilita' del delitto di ricettazione
prefallimentare anche nell' ipotesi in cui oggetto della ricettazione
sia un bene acquistato dal fallito con patto di riservato dominio.
Esamina anche le problematiche sottese alla valutazione del "prezzo
notevolmente inferiore al valore corrente", richiamando le posizioni
della dottrina e gli orientamenti giurisprudenziali. Secondo la
sentenza il giudice non ha nessun obbligo di ricorrere al criterio
della lesione "ultra dimidium" a cui fa riferimento l' art. 1448 c.c.
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| art. 216 comma 1 l. fall.
art. 232 comma 3 n. 2 l. fall.
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