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| IDG940902070 | |
| 94.09.02070 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tanda Paolo
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| Sui limiti di legittimita' del differimento del colloquio tra
difensore e imputato
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| Nota a Trib. S. Maria Capua Vetere 27 aprile 1992
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| Riv. Pen. Ec., an. 4 (1992), fasc. 4, pag. 632-634
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D60356
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| Secondo la massima del provvedimento in esame "il diritto di
colloquio dell' imputato con il proprio difensore puo' essere
legittimamente differito con un decreto, allorche' sussistano ragioni
di cautela specifiche ed eccezionali, che ben possono ravvisarsi
nello stato ancora embrionale delle indagini preliminari". L' A.,
analizzato l' art. 104 c.p.p., con particolare riferimento alle
limitazioni che esso pone al potere di deroga al colloquio dell'
imputato, in stato di custodia cautelare, con il proprio difensore,
ritiene che il decreto di differimento era da considerare immotivato,
non essendo state motivate le esigenze di carattere eccezionale e di
carattere specifico per dilazionare il colloquio. Non appare, quindi,
condivisibile il provvedimento del Tribunale che ha ritenuto adeguata
la motivazione.
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| art. 104 c.p.p.
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