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| IDG940802490 | |
| 94.08.02490 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pinardi Roberto
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| Sul carattere di "insindacabilita'" della delibera parlamentare in
tema di autorizzazione a procedere per reati ministeriali
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| Giur. cost., an. 38 (1993), fasc. 5, pag. 3181-3199
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D02138; D02113
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| Lo scritto e' dedicato all' analisi dei problemi interpretati
ricollegabili alla lettura dell' art. 9 comma 3 l. cost. 1/1989,
nella parte in cui tale disposizione statuisce l' "insindacabilita'"
delle valutazioni sottese all' adozione delle delibere parlamentari
in tema di autorizzazione a procedere per reati ministeriali. In
quest' ottica, pertanto, viene dapprima confutata la tesi che fa
discendere da tale previsione normativa l' assoluta impossibilita',
per l' autorita' giudiziaria, di impugnare la delibera di diniego
dell' autorizzazione a procedere in sede di conflitto di
attribuzione, individuando al contrario alcune ipotesi in cui, in
presenza di vizi procedurali o sostanziali delle delibere in oggetto,
la possibilita' di adire la Corte non dovrebbe ritenersi (totalmente)
esclusa. Ed in secondo luogo, inoltre, viene analizzata la giuridica
ammissibilita' di conflitti di attribuzione sollevati dal ministro
(od ex ministro) inquisito oppure dal Consiglio dei ministri -a
tutela della configurazione istituzionale delle attribuzioni
assegnate ad un proprio membro- nel caso inverso di concessione dell'
autorizzazione a procedere da parte dell' Assemblea legislativa. Lo
scritto si conclude con alcune considerazioni di carattere generale
in ordine a due orientamenti che appaiono riscontrabili all' interno
della giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia
parlamentare.
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| art. 68 comma 1 Cost.
art. 3 comma 3 l. cost. 16 gennaio 1989, n. 1
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