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| IDG940902501 | |
| 94.09.02501 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Giambruno Silvana
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| Il pubblico ministero: un assurdo intermediario tra la difesa e il
giudice
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| Nota a Cass. sez. feriale 18 agosto 1992
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| Cass. pen., an. 34 (1994), fasc. 2, pag. 338-340
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D60301; D60353; D6123
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| La sentenza annotata affronta il problema se elementi di prova utili
alla difesa possano essere offerti direttamente al giudice o se l'
unico soggetto "abilitato" a fornire prove all' organo
giurisdizionale sia il P.M. L' A. ripercorre l' iter attraverso il
quale la Suprema Corte e' pervenuta alla conclusione secondo cui
"devono essere canalizzati sul p.m. tutti i dati utili, comprese le
informazioni acquisite dai difensori. L' art. 30 disp. att. c.p.p.
limita le facolta' del difensore alla scoperta degli elementi
favorevoli, senza estenderle alla diretta acquisizione dei dati,
essendo questo ultimo compito del p.m. nella fase delle indagini
preliminari e del giudice successivamente". L' A. solleva
perplessita' sul contenuto della pronuncia.
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| art. 358 c.p.p.
art. 30 disp. att. c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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