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Documento


210197
IDG940902528
94.09.02528 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fortuna Ennio
Misure antimafia
Intervento all' incontro di studio promosso dalla Camera Penale di Venezia, 12 novembre 1992
Giust. pen., s. 7, an. 98 (1993), fasc. 8-9, pt. 3, pag. 522-523
D51310; D6
L' A. sostiene che le innovazioni introdotte dal d.l. 306/1992, convertito nella l. 356/1992, e gli interventi della Corte Costituzionale sono andati nella direzione giusta. Questo processo, sbilanciato verso l' accusatorio, anche se accusatorio non e', permette molte liberta': la liberta' verso l' obiettivo di ogni processo di realizzare un equilibrio tra le esigenze della collettivita' e le garanzie dell' accusato. Occorre, ritiene l' A., la revisione dell' art. 275 c.p.p. e va rivisto l' art. 274. In conclusione l' A. afferma che, pur non andando ancora bene, il codice di oggi va certamente meglio di prima. In una replica l' A. respinge la filosofia che concepisce un processo che rinuncia alla verita'. Non e' perseguibile una verita' assoluta, ma e' possibile andare alla verita' materiale con le regole. Conferma la correttezza della logica dell' inserimento dei verbali di interrogatorio, con il difensore presente, nel fascicolo del dibattimento. Il processo deve essere uno strumento di garanzia anche per la collettivita'.
d.l. 8 giugno 1992, n. 306 l. 7 agosto 1992, n. 356 art. 274 c.p.p. art. 507 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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