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| IDG940902553 | |
| 94.09.02553 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cipriani Franco
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| Autoritarismo e garantismo nel processo civile (a proposito dell'
art. 187, comma 3 c.p.c.)
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 49 (1994), fasc. 1, pag. 24-61
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4101; D4135
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| (Sommario: Premessa. L' "audacia" dell' art. 187 comma 3 c.p.c. Alle
origini dell' art. 187 comma 3 c.p.c.: il progetto preliminare Solmi
e il giudice unico col potere di decidere le questioni con ordinanza.
Il progetto definitivo Solmi: i due procedimenti, il giudice singolo
che puo' decidere le questioni con ordinanza e il giudice delegato
che puo' non deciderle affatto. Il guardasigilli Grandi, il giudice
istruttore e l' art. 187 comma 3 c.p.c. La spiegazione di Calamandrei
nella relazione al re. La "ribellione" degli avvocati ai processi
costruiti sulla sabbia e la loro precaria vittoria del 1948. La
controproposta dei processualisti e la pseudo riforma del 1950. Il
placet di Liebman, la saggia proposta di Garbagnati e l' estensione
dell' art. 187 comma 3 ai giudici minori. La riforma del 1973: l'
art. 420 comma 4 c.p.c. La riforma del 1990: il ritorno al sistema
del progetto definitivo Solmi e il nuovo art. 38, comma 1 c.p.c. L'
art. 187 comma 3 e l' economia processuale. Conclusioni)
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| art. 187 comma 3 c.p.c.
art. 420 comma 4 c.p.c.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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