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| IDG940902564 | |
| 94.09.02564 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Perago Carmela
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| Obbligazioni solidali e scindibilita' delle cause
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| Nota a Cass. sez. III civ. 4 ottobre 1991, n. 10398
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 49 (1994), fasc. 1, pag. 271-289
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4203
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| Secondo la massima della sentenza in epigrafe l' "impugnazione
proposta dal fideiussore contro la sentenza che lo condanna in solido
con il debitore principale non richiede l' integrazione del
contraddittorio nei confronti di quest' ultimo, per il quale la
decisione, in difetto di impugnazione, puo' passare in giudicato,
cosicche' il fideiussore non puo' essere tenuto a rispondere oltre i
limiti di quanto in essa stabilito". Riassunte brevemente le
argomentazioni addotte dalla Cassazione, l' A. ritiene che nella
sentenza in commento si ritrovino tutte le contraddizioni relative al
tormentato problema della presunta scindibilita' in appello delle
cause aventi ad oggetto obbligazioni solidali passive. L' A. si
sofferma quindi brevemente su questo aspetto del piu' generale
fenomeno della pluralita' di parti nel processo, al fine di cogliere
spunti di effettiva razionalita' nel pressoche' uniforme orientamento
giurisprudenziale sul tema.
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| art. 1292 c.c.
art. 1306 comma 2 c.p.c.
art. 2909 c.p.c.
art. 102 c.p.c.
art. 331 c.p.c.
art. 332 c.p.c.
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