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49429
IDG871303342
87.13.03342 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Grevi Vittorio
Referendum e magistrati. Il Parlamento puo' giocare d' anticipo
Sole, an. 123 (1987), fasc. 273 (4 ottobre), pag. 1-2
D4026; D0230
L' A. attribuisce due significati alla decisione della Commissione Giustizia della Camera di avviare l' esame delle proposte di legge presentate dalla DC e dal PCI sul tema della responsabilita' civile dei magistrati: sul piano dei valori simbolici e in chiave politica. L' uno intende riaffermare l' iniziativa parlamentare sulla materia, ancorche' oggetto di referendum; l' altro intende promuovere un confronto parlamentare su una normativa che, in ogni caso, dovra' essere riformata. Un rifiuto delle forze politiche referendarie ad un simile confronto lascia adito al timore che lo strumento del referendum possa venire usato non tanto per provocare un' adeguata riforma, quanto come un' occasione per un pronunciamento popolare pro o contro la Magistratura, quindi per un sensibile indebolimento della legittimazione istituzionale della Magistratura stessa. E questo sarebbe oltremodo pericoloso per la giustizia. (Titolo: 4 col / Testo: 1.2 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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