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Stampa giuridica

Documento


49462
IDG871303375
87.13.03375 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bobbio Norberto
L' ora immaginaria
Stampa, an. 121 (1987), fasc. 232 (3 ottobre), pag. 1
D9415; D18410; D18433
Inserendosi nel dibattito sull' insegnamento della religione, l' A. contesta l' affermazione, contenuta in un documento del Vaticano, secondo cui detto insegnamento non sarebbe "facoltativo", perche' lo Stato si impegna ad assicurarlo. Puntualizza quindi che con il termine "facoltativo" si intende che lo studente ha il diritto di scegliere se avvalersi o meno di tale insegnamento, il quale si differenzia da tutti gli altri che sono obbligatori. Gli insegnamenti alternativi alla religione non possono considerarsi obbligatori; in questo caso, infatti, Concordato e Intesa avrebbero parlato non di facoltativita' ma di opzione fra due insegnamenti diversi. Da tale ragionamento, discende che la religione non puo' essere collocata nell' ambito dell' orario scolastico, ma deve rimanere al di fuori di esso. Il problema, peraltro, non sussisterebbe se fosse stato risolto il problema dell' ora alternativa. Ma il fatto e' che una vera e propria alternativa alla religione non esiste; per cui l' imposizione di un insegnamento alternativo appare in contrasto con il testo concordatario. (Titolo: 3 col / Testo: 1.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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