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85773
IDG740600372
74.06.00372 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
caferra vito marino
introduzione allo studio della giurisprudenza
Corti BA LE PZ, s. 4, an. 40 (1972), fasc. 1-2 ( giugno), pt. 4, pag. 169-193
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
critico-sociologico
politica; comparatistica
l' a. lamenta la scarsa attenzione che, allo stato attuale della cultura giuridica, lo studioso e l' operatore del diritto rivolgono al fenomeno della disapplicazione di vaste zone del sistema giurudico. secondo l' a. il giurista deve, affinche' il suo discorso non si svolga al di fuori della realta', tener conto del momento attuativo del diritto. da qui l' importanza dello studio della giurisprudenza. tale studio, per l' a., si compone di 2 aspetti: lo studio dell' attivita' dei giudici e lo studio dei prodotti dell' attivita' giudiziale. detti aspetti, benche' complementari, vanno tenuti distinti sia per l' oggetto che per il metodo. l' a. ritiene, anzi, logicamente prioritario lo studio che si occupa direttamente della produzione giurisprudenziale sostenendo che solo quando si coglie il reale problema posto dalla fattispecie decisa e la soluzione data dalla decisione, si offre allo studio sull' attivita' giudiziale un dato sicuro. per l' a. va, quindi, approfondito il discorso sull' interpretazione e sui mezzi di informazione delle pronunzie giudiziali. a tal riguardo l' a. rileva che la dottrina e l' universita' italiana sono permeate da una pericolosa tendenza ad astrarre dal caso concreto. tale posizione, ritiene l' a., influisce negativamente sull' attivita' dei giudici i quali sono indotti a redigere sentenze prolisse e fumose, mentre la legge imporrebbe il dovere di concisione e chiarezza. l' a. auspica, quindi, che dall' interno della giurisprudenza venga un impulso rivolto all' applicazione del metodo casistico-problematico, noto nei sistemi di "common law", che parte dal caso deciso per porre e risolvere i problemi ad esso inerenti. con tale metodo, conclude l' a., si riduce notevolmente il rischio di risolvere il contributo della dottrina in un giuoco nominalistico fine a se stesso e si realizza meglio il compito del giurista.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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