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| IDG741000182 | |
| 74.10.00182 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| grillo giovanni
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| rapporti fra accertamento tributario e giudizio penale in materia di
imposte dirette
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| nota a cass. sez. iii pen. 10 settembre 1970, n. 1347
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| Dir. prat. trib., an. 43 (1972), fasc. 3, pt. 2, pag. 542-550
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| l' a. osserva che l' art. 248 del testo unico delle imposte dirette,
stabilendo che le sanzioni previste per l' omissione, tardivita' e
incompletezza della dichiarazione non si applicano se l' obbligo
della dichiarazione era fondatamente contestabile per obiettiva
incertezza sull' esistenza dei presupposti dell' obbligazione
tributaria, implica rilevanti conseguenze in ordine al rapporto tra
accertamento tributario e giudizio penale. dissentendo dalle
argomentazioni svolte dalla suprema corte, l' a. ritiene che il
giudice penale abbia un potere-dovere di esaminare, sia pure in via
incidentale, la sussistenza dei presupposti di fatto dell'
obbligazione tributaria. in ordine ad altra questione, l' a. critica
la corte per avere tenuto conto due volte dello stesso reddito,
colpito da piu' imposte, nell' applicazione della norma che, nel
comminare la pena dell' arresto in aggiunta a quella pecuniaria per
il caso di omessa dichiarazione, fa riferimento all' ammontare dei
redditi definitivamente accertati. secondo l' a. la corte e' incorsa
nell' equivoco di ritenere che esista una corrispondenza biunivoca
tra l' insieme dei redditi e quello delle imposte.
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| art. 243, comma 4, t.u. imp. dir.
art. 248 t.u. imp. dir.
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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