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| IDG751200754 | |
| 75.12.00754 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bellantoni domenico
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| note in tema di frode fiscale
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| Scuola pos., s. 4, an. 14 (1972), fasc. 2, pag. 224-249
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d538
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| l' a., partendo dalla premessa che l' art. 252 del testo unico delle
leggi sulle imposte dirette 29 gennaio 1958, n. 645, recante la
rubrica "frode fiscale", presenta problemi d' interpretazione,
procede alla disamina dell' elemento oggettivo e soggettivo del reato
stesso. rileva, per quanto attiene all' elemento oggettivo del reato,
che l' art. 252 prevede 3 ipotesi di reato, delle quali le prime due
descritte in modo specifico dalle lettere a e b e la terza delineata
nella lettera c, generica e caratterizzata da tutti i mezzi idonei a
trarre in inganno gli organi dell' amministrazione. in relazione all'
elemento soggettivo del reato osserva che, per quanto attiene alle
fattispecie configurate nelle lettere a e b, e' sufficiente per la
loro integrazione il dolo generico, essendo rilevante solo il momento
della dichiarazione, mentre si richiede l' esistenza del dolo
specifico per la sussistenza dell' ipotesi sub c. trattandosi di
reato a forma libera e' attesa la riserva in essa contenuta in
relazione a tutti gli altri fatti fraudolenti non altrimenti
specificati ne' sotto il profilo della condotta ne' sotto quello
dell' evento.
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| r.d. 17 settembre 1931, n. 1608
l. 5 gennaio 1956, n. 1
art. 252 t.u. 29 gennaio 1958, n. 645
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