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91474
IDG751200777
75.12.00777 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
colacci marino aldo
questioni in tema di reato permanente
nota a cass. sez. iii pe 0n. 27 maggio 1971
Scuola pos., s. 4, an. 14 (1972), fasc. 3, pag. 411-418
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d501
l' a. affronta il problema della identificazione dei provvedimenti del giudice atti ad interrompere la permanenza del reato. osserva che, allo stato attuale, la dottrina prevalente e la giurisprudenza della corte di cassazione ritengono che ad interrompere la permanenza sia sufficiente la sentenza di primo grado, tesi questa da condividere considerato che la sentenza diprimo grado, pone il suggello al materiale antigiuridico imputato. esamina quindi l' efficacia, in relazione al problema posto, del decreto penale che qualifica come una vera e propria sentenza. infine critica la teoria secondo la quale nel reato permanente non puo' parlarsi di "periodo consumativo", osservando che se e' vero che la condotta del soggetto agente deve essere sempre volontaria, e' pur vero che tale condotta non fa che perpetuare uno stato antigiuridico senza soluzione di continuita'.
art. 510, comma 2, c.p.p.
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