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| IDG751200780 | |
| 75.12.00780 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| santoro arturo
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| i titoli di credito quale oggetto di delitti contro il patrimonio e
di delitti di falsita'
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| nota a cass. sez. ii pen. 2 marzo 1971
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| Scuola pos., s. 4, an. 14 (1972), fasc. 3, pag. 397-398
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d515; d519; d314
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| l' a. espone che nell' ipotesi in cui il titolo di credito debba
essere considerato non un valore, ma un documento, per la sussistenza
di un reato patrimoniale, furto o appropriazione indebita, e'
necessario che l' agente dalla sua condotta intendesse ricavarne un
vantaggio. qualora invece fosse ispirato da finalita' diversa, la
sottrazione non darebbe piu' luogo al delitto di furto, ma
integrerebbe la fattispecie di cui all' art. 490 codice penale che
vieta e punisce l' occultamento o la soppressione di atti vari. in
quest' ultima ipotesi il reato di danneggiamento dovrebbe ritenersi
assorbito. qualora poi il fine di trarne profitto concorresse con
quello di eliminare una prova, si potrebbe delineare la duplice
responsabilita' per l' autore del furto.
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| art. 490 c.p.
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