| L' A. esamina il problema, recentemente discusso a un convegno a
Montecatini, dei poteri del Consiglio Superiore della Magistratura.
Il funzionamento del Consiglio e' oggetto di varie critiche, e la
normativa in materia e' certo passibile di aggiornamenti; il sen.
Sandulli, gia' presidente della Corte Costituzionale, ebbe a parlare
addirittura di "organo strapotente e non responsabile". Tuttavia e'
indispensabile assicurare l' indipendenza della magistratura da
qualunque altro potere, e la Costituzione ha sancito questo
principio, prevedendo appunto l' organo di autogoverno. Benche' il
sistema elettorale, accentuando la formazione di correnti in seno al
Consiglio, abbia reso difficile il conseguimento della "asetticita'",
non c' e' la possibilita' di porre i magistrati alle dipendenze di un
organo diverso: ne' il Governo, ne' il Parlamento. Non c' e' altra
via che mantenere il governo del Consiglio Superiore, o accettare il
governo del Ministro, ma questo comporterebbe la revisione della
Costituzione.
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