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Documento


37152
IDG851300847
85.13.00847 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scarlato Guglielmo
Intervento. Riformare l' Inquirente. Ma come?
Mattino, an. 94 (1985), fasc. 66 (17 marzo), pag. 2
D02138; D02113
L' A. afferma che sul problema della Commissione Inquirente bisogna discutere con l' animo sgombro da pregiudizi, e giudica insensate le spinte dirette a introdurre la competenza del giudice ordinario per i reati Ministeriali. Ritiene che sarebbe piu' ragionevole creare una Commissione d' inchiesta presso la Corte Costituzionale, che gia' ora e' il giudice cui vengono inviati gli imputati messi sotto accusa dalle Camere. Il nuovo organismo sarebbe competente solo per la fase istruttoria, e i suoi componenti dovrebbero essere nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento e per un terzo dalla suprema Magistratura. Conclude che una siffatta Commissione, composta da magistrati delle giurisdizioni superiori, anche a riposo, professori universitari e avvocati con almeno vent' anni di professione, garantirebbe serenita' di giudizio e sarebbe al di sopra delle accuse di eccessiva sensibilita' agli ordini di scuderia, che vengono rivolte all' attuale Commissione Inquirente.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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