| L' A. giudica molto importante l' accordo concluso fra i sindacati e
la Confindustria, perche' e' il primo accordo interconfederale
stipulato, dal 1977, senza intervento diretto e palese del Governo, e
perche' verte su materie di notevole peso. Infatti risolve la
laboriosa controversia per i decimali della scala mobile, e reca una
riforma dei contratti di formazione e lavoro. Rileva che si tratta di
un istituto certamente utile contro la disoccupazione giovanile,
benche' ci sia il rischio che le nuove disposizioni si prestino a un
uso disinvolto e distorto del contratto. Chiede, percio', che questo
sia rafforzato, ma in modo da non poter essere usato come espediente
per dare vita a rapporti di lavoro piu' elastici. Esprime, infine,
soddisfazione per lo spirito che pervade l' accordo interconfederale,
del quale apprezza l' impegno comune per una normalizzazione dei
rapporti, al fine di proseguire la lotta contro l' inflazione e
raggiungere piu' alti livelli occupazionali. (Titolo: 3 col / Testo:
2 col).
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