| L' A. sottolinea l' urgenza di un pieno ritorno alla legalita', ch'
e' stato riconosciuto necessario nel recente convegno di
"Magistratura democratica". Ricorda che negli anni del terrorismo
sono maturate distorsioni della giustizia penale, in seguito a scelte
condivise da moltissimi, che oggi firmano proposte di referendum per
una giustizia piu' giusta. Effettivamente l' emergenza e' finita, ma
non basta cancellare qualche norma perche' tutto torni come prima;
occorre anzitutto varare la riforma del codice di procedura penale.
Poiche' dall' approvazione della legge delega all' emanazione delle
norme delegate passerebbero almeno 3 anni, e' necessario stralciare e
approvare subito alcune innovazioni, particolarmente urgenti per la
restaurazione della legalita'. Inoltre, bisogna immediatamente
realizzare le strutture indispensabili perche' il nuovo processo
possa decollare. Quanto ai dibattiti sulla "supplenza" e sulla
"politicizzazione" della Magistratura, l' A. osserva che spesso si
discute sulla base di scarsa informazione. Per cio' che concerne ma
supplenza, rileva che in tutto il mondo si e' molto allargato l' arco
degli interventi giudiziari. Conclude che forse la crociata contro la
politicita' vuole solo accreditare una particolare interpretazione:
quella per cui il dovere del giudice di essere soggetto solo alla
legge equivarrebbe all' obbligo di allineamento all' indirizzo
politico dominante. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
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