Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


42741
IDG861302414
86.13.02414 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Casella Mario
Quando il giudice non e' competente
Sole, an. 122 (1986), fasc. 114 (16 maggio), pag. 3
D760; D735
Il Pretore di Citta' di Castello, con sentenza 8 marzo 1986, ha dichiarato che il Consiglio di Amministrazione di una Cassa di Risparmio per concedere o negare a un impiegato la promozione "a scelta" a "funzionario", deve attenersi ai parametri di riferimento stabiliti dalla contrattazione collettiva e dalla legge, e che, in caso di violazione di tali criteri, la deliberazione con la quale la promozione e' stata negata e' illegittima, e l' istituto ha "l' obbligo di riconoscere" all' impiegato non promosso "la qualifica di funzionario". L' A. annota questa sentenza, sottolineando due questioni: quella della progressiva "privatizzazione" dei rapporti di lavoro subordinato negli Enti pubblici; la sostituzione della "scelta" della Cassa con la decisione del Pretore. Riguardo alla prima questione, l' A. richiama il quadro normativo e giurisprudenziale, per ritenere che non suscita particolare emozione l' esercizio del sindacato del giudice ordinario su provvedimenti di un Ente pubblico economico, relativi a rapporti regolati dalla contrattazione collettiva. Riguardo alla seconda questione, l' A., esaminato teoricamente il problema dell' esecuzione "in forma specifica", ritiene che, nella fattispecie, questa non fosse possibile, cioe' non poteva essere attribuita la qualifica di funzionario con sentenza. (Titolo: 5 col/Testo: 1.5 col).
Pret. Citta' di Castello 8 marzo 1986
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati