| L' A. afferma che la legge sulla dissociazione non dovra' chiedere
agli ex terroristi confessioni, abiure o patteggiamenti, in quanto la
dissociazione e' riscontrabile su comportamenti oggettivi. Il
provvedimento non puo' comunque rappresentare un' "uscita dall'
emergenza", in quanto va ancora inquadrato in un' eccezionalita' non
ancora superata. L' A. ritiene sia giunto il momento di porre fine a
tutta la legislazione dell' emergenza, lasciando che quel che resta
del terrorismo venga giudicato in base alle leggi ordinarie e ponendo
fine alla mostruosa figura dei "pentiti", che ha reso possibile delle
condanne per "sentito dire", senza alcuna prova. Rispondendo quindi
ad un intervento di Alessandro Galante Garrone, l' A. riconosce che
la politica non puo' essere divisa dalla "morale", ma avverte che uno
Stato non puo' chiedere comportamenti rispondenti ad eticita', quando
e' egli stesso ad agire senza alcuna morale. La fine della
legislazione dell' emergenza e' quindi necessaria, oltre che per
chiudere una fase storica, per restituire eticita' alle istituzioni.
(Titolo: 4 col / Testo: 1.1 col).
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