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Stampa d'opinione

Documento


42782
IDG861302455
86.13.02455 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rossanda Rossana
Uscire dall' emergenza: interviene Rossana Rossanda. Condanne per "sentito dire"
Stampa, an. 120 (1986), fasc. 117 (20 maggio), pag. 2
D50126; F4252; D5101
L' A. afferma che la legge sulla dissociazione non dovra' chiedere agli ex terroristi confessioni, abiure o patteggiamenti, in quanto la dissociazione e' riscontrabile su comportamenti oggettivi. Il provvedimento non puo' comunque rappresentare un' "uscita dall' emergenza", in quanto va ancora inquadrato in un' eccezionalita' non ancora superata. L' A. ritiene sia giunto il momento di porre fine a tutta la legislazione dell' emergenza, lasciando che quel che resta del terrorismo venga giudicato in base alle leggi ordinarie e ponendo fine alla mostruosa figura dei "pentiti", che ha reso possibile delle condanne per "sentito dire", senza alcuna prova. Rispondendo quindi ad un intervento di Alessandro Galante Garrone, l' A. riconosce che la politica non puo' essere divisa dalla "morale", ma avverte che uno Stato non puo' chiedere comportamenti rispondenti ad eticita', quando e' egli stesso ad agire senza alcuna morale. La fine della legislazione dell' emergenza e' quindi necessaria, oltre che per chiudere una fase storica, per restituire eticita' alle istituzioni. (Titolo: 4 col / Testo: 1.1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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