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Documento


43020
IDG861302693
86.13.02693 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Anzani Giuseppe
Amnistia senza aria di festa
Avvenire, an. 19 (1986), fasc. 128 (5 giugno), pag. 1
D50411
L' A. osserva come l' amnistia sia sempre una soluzione compromissoria, che in termini di diritto puro potrebbe sembrare una stravaganza. Si chiede se in questa "stravaganza" del perdonare vi possa essere, e in che modo, una piu' alta e rischiosa saggezza rispetto all' equazione del delitto e del castigo. Rileva come il problema sia senza risposta se ci si contenta di cancellare certi reati definiti piccoli, trascurando di accertare se l' indulgenza sia soggettivamente meritata. Nota come, in tal senso, alcuni segni esterni potrebbero essere risolutivi: ad esempio la riparazione del torto fatto alle vittime, il risarcimento del danno, la cura volontaria, il comportamento operoso dei ravveduti. Concludendo, l' A. nota come qualche timido spiraglio in questo senso appaia nell' attuale progetto di amnistia. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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