| L' A. osserva come l' amnistia sia sempre una soluzione
compromissoria, che in termini di diritto puro potrebbe sembrare una
stravaganza. Si chiede se in questa "stravaganza" del perdonare vi
possa essere, e in che modo, una piu' alta e rischiosa saggezza
rispetto all' equazione del delitto e del castigo. Rileva come il
problema sia senza risposta se ci si contenta di cancellare certi
reati definiti piccoli, trascurando di accertare se l' indulgenza sia
soggettivamente meritata. Nota come, in tal senso, alcuni segni
esterni potrebbero essere risolutivi: ad esempio la riparazione del
torto fatto alle vittime, il risarcimento del danno, la cura
volontaria, il comportamento operoso dei ravveduti. Concludendo, l'
A. nota come qualche timido spiraglio in questo senso appaia nell'
attuale progetto di amnistia. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
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