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| IDG861302749 | |
| 86.13.02749 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bassanini Franco
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| L' opinione. Questo voto segreto ci salva dal Soviet
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| Corr. sera, an. 111 (1986), fasc. 151 (29 giugno), pag. 3
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| D02113
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| L' A. (professore nell' Universita' di Roma, deputato della Sinistra
Indipendente) nega che il voto segreto in Parlamento sia causa di
ritardi e di instabilita' politica; questa e' invece imputabile alla
conflittualita' esistente nella maggioranza governativa. Il voto di
giovedi' scorso ha sancito una crisi che era ormai inevitabile, ma
non l' ha certo provocata. L' A. riconosce che l' attuale disciplina
del voto segreto e' imperfetta, ma avverte che bisogna comprendere a
fondo le ragioni dell' istituto. In altri Paesi manca il voto segreto
a difendere i parlamentari dai "diktat" delle segreterie di partito,
ma vi sono leggi elettorali uninominali e partiti meno accentrati. In
Italia, invece, l' abolizione del voto segreto trasformerebbe il
Parlamento in un Soviet Supremo, chiamato a ratificare per alzata di
mano le decisioni dei vertici di partito. L' A. si dichiara
favorevole all' abolizione del doppio voto, ma afferma che questa
deve essere unita ad una diversa disciplina della questione di
fiducia nell' esame dei decreti-legge. (Titolo: 1 col / Testo: 0.4
col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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