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Documento


43082
IDG861302755
86.13.02755 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sepe Ennio
Interventi. Non si puo' difendere la Magistratura solo quando fa comodo
Gazz. mezz., an. 99 (1986), fasc. 164 (17 giugno), pag. 11
(testo con illustrazioni)
D0230; D021151
L' A. (magistrato) giudica decisamente censurabile l' iniziativa di alcuni senatori comunisti, che hanno interrogato il ministro della Giustizia dopo l' annullamento da parte della Corte di Cassazione della sentenza di condanna dei fratelli Greco per l' assassinio del giudice Chinnici. Ritiene in primo luogo che la richiesta rivolta al Governo sia quanto meno affrettata perche' formulata senza la minima conoscenza della motivazione della sentenza. Inoltre si tratta di una richiesta genericamente allusiva a un non corretto esercizio della giurisdizione, senza riferimento a irregolarita' riscontrate. Infine l' interrogazione cosi' come e' stata posta puo' minare la credibilita' delle istituzioni giudiziarie proprio quando la Magistratura si prodiga piu' che mai nella lotta alla criminalita' organizzata. L' A. conclude che anche chi si atteggia a difensore della Magistratura e' pronto ad aggredirla quando sono in gioco interessi propri. (Titolo: 3 col / Testo: 1.2 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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