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| IDG861302837 | |
| 86.13.02837 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Branca Giuseppe
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| Il commento. Chinnici, aspettiamo i motivi. Poi riformiano i poteri
della Cassazione
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| Messaggero, an. 108 (1986), fasc. 156 (9 giugno), pag. 12
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| D635; D422; F428
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| L' A., intervenendo nelle polemiche sollevate dalla sentenza della
Corte di Cassazione sull' assassinio del giudice Chinnici, nota come
la Corte rivedendo i "motivi" delle sentenze da approvare o da
annullare, giudichi "sui fatti", anche se dovrebbe essere il "giudice
del diritto". Rileva come sia necessario che il problema sia
affrontato in Parlamento: il che e' legittimo e opportuno poiche'
torna a sprigionarsi la paura di un ritorno a prassi giudiziarie di
processi risonanti che si chiudono troppo spesso con dubbiose
assoluzioni. Concludendo, l' A. osserva come fino a che la Cassazione
potra' annullare le pronunce per motivazione insufficiente, si
avranno sempre sorprese e delusioni. (Titolo: 3 col / Testo: 1.1 col)
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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