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Documento


43840
IDG861303513
86.13.03513 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Boschi Marco
Il ruolo difficile e discusso della Corte di Cassazione
Tempo, an. 43 (1986), fasc. 182 (8 luglio), pag. 1
D422; D635; F428
L' A. (Procuratore capo della Repubblica di Roma) osserva che si e' recentemente sviluppato un dibattito sul ruolo della Corte di Cassazione; al di la' di alcune argomentazioni scarsamente pertinenti, il problema di fondo riguarda i poteri di sindacato della Cassazione rispetto alle decisioni dei giudici di merito. Rileva che nel nostro ordinamento la giurisprudenza della Cassazione non e' vincolante per i giudici di merito, cosicche' e' difficile assicurare l' uniforme interpretazione della legge; anche fra diverse sezioni della stessa Cassazione possono esservi interpretazioni difformi. Tale sistema consente positive evoluzioni giurisprudenziali; il punto dolente e' pero' quello relativo al sindacato sulle motivazioni delle decisioni dei giudici di merito. La legge stabilisce infatti che la Cassazione deve valutare solo se la motivazione sia esistente e non contraddittoria; di fatto, pero', i ricorsi puntano spesso ad un riesame della valutazione delle prove, con il rischio di uno stravolgimento delle funzioni della Corte Suprema. L' A. conclude che la Corte di Cassazione dovrebbe trovare un giusto equilibrio, evitando due possibili eccessi: analisi meramente formale e superficiale della motivazione del giudice di merito, da un lato, e indebita supplenza rispetto alle funzioni del giudice di merito, cui solo spetta valutare le prove di innocenza e colpevolezza, dall' altro. (Titolo: 4 col / Testo: 2.1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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