| L' A. dissente dal sen. Ferrara, che su "Repubblica" ha sostenuto
doversi approvare con legge l' Intesa fra il Governo e la CEI sull'
insegnamento scolastico della religione. Ritiene infatti che la legge
non sia necessaria, perche' e' stato stipulato una specie di
Concordato-quadro, infelice invenzione, che il Parlamento ha
approvato estromettendosi cosi' da un delicato procedimento.
Sottolinea che la Camera dei Deputati ha tuttavia discusso la
materia, approvando il 15 gennaio una risoluzione, dalla quale sono
derivate le note circolari del ministro Falcucci, che sono state ora
sospese dal TAR del Lazio. Al ministro e' stato giustamente fatto
carico di non avere assicurato, a proposito dell' ora di religione,
una scelta fra due entita' note e definite, ma solo la scelta fra l'
insegnamento di religione e attivita' alternative indeterminate.
Riassume lo svolgimento della vicenda, e ricorda alcuni gravi errori
dei laici, a partire da quello commesso pensando che nell' accordo
concordatario si sia voluto rendere facoltativo l' insegnamento
religioso. (Titolo: 6 col / Testo: 2.1 col).
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