| L' A. sottolinea l' importanza della collaborazione internazionale
per la repressione dei delitti connessi alla droga, e segnala la
meritoria attivita' del "Gruppo Pompidou", centro di cooperazione in
materia di abuso e traffico di stupefacenti, che opera nel quadro del
Consiglio d' Europa. Riferisce quindi sui lavori della Conferenza dei
ministri europei della giustizia, riunitisi recentemente a Oslo, che
ha deciso di stabilire delle direttive comuni di politica criminale
per la lotta contro la droga, affrontando 2 problemi fondamentali. In
primo luogo e' stata sollecitata la formulazione di norme e criteri
per la cooperazione fra le autorita' giudiziarie, al fine di bloccare
e confiscare i profitti del traffico di droga. E' stato suggerito poi
di ricorrere a metodi "attivi" di indagine sul traffico
internazionale, cercando anche un giusto equilibrio fra la tutela dei
diritti delle persone e l' uso di tecniche non ortodosse (c' e' un
chiaro riferimento alle intercettazioni telefoniche, che incidono
sulla liberta' di comunicazioni, ma sono assai efficaci per acquisire
prove determinate). L' A. conclude che sono state cosi' poste le basi
giuridiche per l' azione futura, e raccomanda che si proceda nei
termini indicati. (Titolo: 3 col / Testo: 1.9 col).
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